14 Aprile 2023, 10:30
2 min di lettura
TRAPANI – Mentre i carabinieri del Ros giovedì mattina erano a Campobello di Mazara a casa di Laura Bonafede, la maestra arrestata per la copertura ultradecennale garantita a Matteo Messina Denaro nel corso della sua latitanza, a distanza di un paio di metri i militari del Reparto operativo provinciale di Trapani erano a casa di Franco Luppino per una perquisizione.
Luppino, in carcere dall’anno scorso, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Hesperia ed è imputato nel relativo processo in corso con il rito abbreviato. Il pm Francesca Dessì ha chiesto per lui 20 anni di reclusione: la sentenza è attesa per la fine di giugno. Luppino è ritenuto la persona di fiducia del boss castelvetranese e non da ieri, ma già da quando nei primi anni duemila era tornato libero grazie ad una norma svuota carceri.
Era in carcere per omicidio, ma non avendo avuto contestata l’aggravante mafiosa, riuscì a usufruire del beneficio della scarcerazione. Le forze dell’ordine, però, lo scoprirono a fare il portavoce del latitante, forse anche per questo ancora di più omaggiato e riverito. Nel giorno della principale processione religiosa che si svolge a Campobello di Mazara, infatti, la polizia che lo stava controllando notò il corteo fermarsi davanti casa sua e lui, lo ‘zio Franco’, come veniva chiamato, fu visto rendere il suo saluto di ringraziamento sull’uscio di casa.
Venne ancora una volta arrestato e poi tornò libero dopo avere scontato anche quest’ultima condanna un paio di anni nel 2019. Da quel momento a monitorarlo furono i carabinieri, che lo avrebbero poi arrestato nel 2022 per l’operazione Hesperia. Era suo il compito di tenere in mano alcuni dei favoreggiatori del boss, e soprattutto gli affari che riguardavano il controllo di alcune aste giudiziarie. Non è stato mai un ‘re’ in Cosa nostra, ma la vicinanza a Messina Denaro e i compiti a lui assegnati gli consentivano di comportarsi da capo quasi assoluto a Campobello. Tanto che nel suo salotto, i carabinieri trovarono una sorta di trono: lì, fino al giorno prima del suo ultimo arresto, riceveva questuanti e complici. Luppino ora è in carcere ma giovedì mattina la Procura antimafia di Palermo ha disposto la perquisizione dell’abitazione di Campobello dove vive la moglie. Una mossa probabilmente alla ricerca di ‘pizzini’ o comunque di altri documenti relativi alla latitanza di Messina Denaro. I carabinieri sono andati via portando qualcosa, ma è scattato il silenzio su cosa possa trattarsi.
Pubblicato il
14 Aprile 2023, 10:30