Mafia, perquisita la casa di Franco Luppino a Campobello

Ancora fari su Campobello di Mazara, perquisita la casa di Franco Luppino

Fu arrestato nel blitz Hesperia

TRAPANI – Mentre i carabinieri del Ros giovedì mattina erano a Campobello di Mazara a casa di Laura Bonafede, la maestra arrestata per la copertura ultradecennale garantita a Matteo Messina Denaro nel corso della sua latitanza, a distanza di un paio di metri i militari del Reparto operativo provinciale di Trapani erano a casa di Franco Luppino per una perquisizione.

Il blitz Hesperia

Luppino, in carcere dall’anno scorso, è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Hesperia ed è imputato nel relativo processo in corso con il rito abbreviato. Il pm Francesca Dessì ha chiesto per lui 20 anni di reclusione: la sentenza è attesa per la fine di giugno. Luppino è ritenuto la persona di fiducia del boss castelvetranese e non da ieri, ma già da quando nei primi anni duemila era tornato libero grazie ad una norma svuota carceri.

L’omaggio della processione a Campobello di Mazara

Era in carcere per omicidio, ma non avendo avuto contestata l’aggravante mafiosa, riuscì a usufruire del beneficio della scarcerazione. Le forze dell’ordine, però, lo scoprirono a fare il portavoce del latitante, forse anche per questo ancora di più omaggiato e riverito. Nel giorno della principale processione religiosa che si svolge a Campobello di Mazara, infatti, la polizia che lo stava controllando notò il corteo fermarsi davanti casa sua e lui, lo ‘zio Franco’, come veniva chiamato, fu visto rendere il suo saluto di ringraziamento sull’uscio di casa.

L’esito della perquisizione

Venne ancora una volta arrestato e poi tornò libero dopo avere scontato anche quest’ultima condanna un paio di anni nel 2019. Da quel momento a monitorarlo furono i carabinieri, che lo avrebbero poi arrestato nel 2022 per l’operazione Hesperia. Era suo il compito di tenere in mano alcuni dei favoreggiatori del boss, e soprattutto gli affari che riguardavano il controllo di alcune aste giudiziarie. Non è stato mai un ‘re’ in Cosa nostra, ma la vicinanza a Messina Denaro e i compiti a lui assegnati gli consentivano di comportarsi da capo quasi assoluto a Campobello. Tanto che nel suo salotto, i carabinieri trovarono una sorta di trono: lì, fino al giorno prima del suo ultimo arresto, riceveva questuanti e complici. Luppino ora è in carcere ma giovedì mattina la Procura antimafia di Palermo ha disposto la perquisizione dell’abitazione di Campobello dove vive la moglie. Una mossa probabilmente alla ricerca di ‘pizzini’ o comunque di altri documenti relativi alla latitanza di Messina Denaro. I carabinieri sono andati via portando qualcosa, ma è scattato il silenzio su cosa possa trattarsi.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI