Ape-taxi tra proteste e malori| Una donna soccorsa dal 118

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14 Maggio 2013, 18:23

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PALERMO – Dormono all’interno dei loro mezzi ormai da quarantotto ore. Giorno e notte trascorrono alla ricerca di risposte: chiedono al Comune di rendere operativo il regolamento per il servizio di trasporto delle motocarrozzette, che l’assessore Marco Di Marco ha annunciato riguarderà quindici ape taxi. Sono proprio i quindici conducenti ad essersi incatenati davanti a Villa Niscemi: uno di loro oggi pomeriggio ha accusato un pesante malore. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118, ma la donna ha rifiutato di farsi ricoverare.

“Ha paura che il suo mezzo venga sequestrato – dice Antonio Romagnolo, anche lui in protesta davanti alla sede di rappresentanza del Comune – ma siamo preoccupati per lei. L’abbiamo vista svenire, perdere i sensi. I sanitari hanno constatato una crisi ipoglicemica e la pressione molto alta, non credo sia il caso resti qui, ma non accetta le cure”. La donna ha 54 anni, è stata da qualche giorno sfrattata da casa, insieme alla madre 84enne. “Questa attività – continua Romagnolo – è l’unica con la quale riesce a sopravvivere. Ci diano il modo di continuare, in questo arco di tempo in cui il regolamento deve ancora essere approvato, perché noi non riusciamo più a vivere”.

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Sul posto, la situazione viene monitorata dalla polizia, che ieri avrebbe già identificato nella notte i quandici conducenti: “Se non ci permetteranno di rimanere qui – conclude Romagnolo – ci andremo ad incatenare a piazza Pretoria. Non facciamo alcuna concorrenza ai taxi, noi non ci occupiamo di trasportare i citatdini da una parte all’altra della città, ma offriamo firi turistici ai turisti, si tratta di due attività completamente diverse, ma abbiamo tutti contro”.

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14 Maggio 2013, 18:23

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