Regionali, conseguenze in Comune |Udc, verso il gruppo in Consiglio

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05 Settembre 2017, 05:42

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CATANIA – Movimenti al centro in vista delle regionali. Anche se manca ancora tempo al prossimo 5 novembre, quando i siciliani saranno chiamati a scegliere il nuovo presidente, votando la coalizione che lo rappresenterà, sono già più che evidenti i movimenti di chi cerca di assicurarsi un posto al sole. E se è vero che per molti le partite, nel calcio, si vincono a centrocampo, è altrettanto vero che nella partita delle regionali un ruolo importante, tanto da poter determinare vincitori e sconfitti, lo assumono i moderati. Quel centro assorbito in entrambe le principali coalizioni, ma mai integrato del tutto. Tanto che oggi, sarebbero in tanti pronti a riposizionarsi.

Questo è quello che sembra stia accadendo a Palazzo degli Elefanti dove, in attesa di conoscere il candidato presidente di centrosinistra ma con l’uffiacializzazione di Nello Musumeci leader della coalizione di centrodestra, in consiglio comunale si starebbero verificando dei movimenti che presto, molto presto, potrebbero vedere la nascita di nuovi gruppi consiliari, espressioni delle “nuove” forze in campo. Lo strappo, se di strappo si può parlare, sarebbe particolarmente evidente tra i consiglieri dell’ex Progetto popolare, il gruppo riferimento dell’eurodeputato Giovanni La Via, formalmente all’opposizione ma, in realtà, mai in contrasto netto con l’amministrazione guidata da Enzo Bianco.

Una posizione che, evidentemente, a due mesi dalle elezioni, non lo sarebbe più. Sicuramente per l’ex capogruppo Carmelo Nicotra, che ha salutato i colleghi di gruppo già da settimane, per approdare uin Fratelli d’Italia, partito che lo ha candidato per un posto all’Ars. Ma che potrebbe raggiungere presto anche altri componenti di quello che è stato il gruppo di La Via in Consiglio, che sembrerebbero voler optare per restare sì al centro, restare sì, moderati, ma dall’altra parte dell’emiciclo. Nel centrodestra, insomma.

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Riposizionamenti che non sono certo una novità, soprattutto dall’avvio dell’anomalo bipolarismo in salsa italica, dove i confini tra le coalizioni sembrano sempre più sottili e dove lo spazio per le ideologia pare definitivamente scomparso. Ma che potrebbero avere delle conseguenze, e non solo sul voto alla Regione e sulla vittoria di uno o dell’altro candidato. A dover pagare il prezzo delle nuove formazioni politiche potrebbe essere il sindaco Bianco e la sua amministrazione, che vedrebbero passare all’opposizione consiglieri fino a oggi “amici” per quanto non alleati. Una prospettiva non certo rosea per il primo cittadino, più volte sotto in aula per assenza di membri della sua maggioranza.

Sembra infatti che alcuni moderati di Palazzo degli Elefanti siano pronti a tenere a battesimo il gruppo dell’Udc, centrista sempre ma chiaramente schierato a destra. E questo potrebbe non essere il solo movimento in area moderata.

 

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05 Settembre 2017, 05:42

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