Armao-l’Espresso, la guerra all’Ars | Bufardeci: “Lombardo lo sapeva?”

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25 Gennaio 2012, 12:31

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La “guerra” di articoli, smentite e denunce tra il settimanale l’Espresso e l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao sbarca anche all’Ars. È stata depositata ieri, infatti, un’interrogazione con la quale il capogruppo di Grande Sud, Titti Bufardeci, ha chiesto chiarimenti su una vicenda che “rischia di allontanare ancora di più le istituzioni dalla gente”. Il riferimento ovviamente è all’articolo di Lirio Abbate sull’utilizzo “disinvolto” dell’auto blu da parte dell’assessore. Una vettura di rappresentanza che, secondo il giornalista dell’Espresso, sarebbe stata usata anche dalla compagna di Armao e persino dalla tata della figlia dell’assessore.
E Bufardeci chiede per iscritto al governo e in particolare al presidente Lombardo, di fare luce sulle “ pesanti accuse, circa l’utilizzo della suddetta auto di servizio da parte di persone definite a vario titolo “vicine all’Assessore all’Economia, non aventi titolo e diritto alle prestazioni di mezzi e personale pagati dalla Regione e destinati ad altri scopi”, ma non solo.

Il politico “arancione” chiede anche spiegazioni sul “pezzo di appoggio” a quel servizio, sempre a firma di Lirio Abbate, dal titolo ““Case, tesori e misteri” nel quale il giornalista, scrive Bufardeci nella sua interrogazione, “fa esplicito riferimento a tutta una serie di operazioni, finanziarie, bancarie, societarie, ipotizzando anche comportamenti poco commendevoli tenuti nello svolgimento dell’attività professionale privata esercitata dall’assessore all’Economia”.
Non sono bastate, quindi, le repliche dell’assessore, giunte sia attraverso gli organi di stampa che tramite i social network. “ L’assessore all’Economia, – scrive infatti Bufardeci – nella sua replica pubblicata su Repubblica edizione di Palermo del 22 gennaio u.s., si è limitato a definire i contenuti della vicenda come l’ultimo di una serie di attacchi politici mossi a suo carico, da quando ha rassegnato la propria disponibilità ad impegnarsi in prima persona ricoprire incarichi e in vista dei prossimi impegni elettorali, senza fornire,ad oggi, specifici chiarimenti sulle vicende a lui addebitate nell’articolo”.

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Vicende che, se confermate, creerebbero, secondo il capogruppo di Grande Sud, un “ulteriore elemento di distacco tra i rappresentanti delle Istituzioni e la gente e ciò, peraltro, in un momento delicatissimo di grave crisi ove questo rapporto è già assai incrinato”.
Quindi, Bufardeci si è rivolto direttamente al governatore Raffaele Lombardo: “,Il Presidente della Regione, se già a conoscenza di fatti, – si legge nell’interrogazione – avrà fatto le opportune valutazioni di merito, prima di conferire l’importante incarico di assessore all’Economia, qualora invece ne fosse venuto  a conoscenza solo adesso, sicuramente, assumerà le decisioni che riterrà necessarie e opportune”.
Decisioni che dovrebbero seguire un’attività di accertamento operata dallo stesso governo. Bufardeci, infatti, chiede se “è stata avviata attività conoscitiva mirata ad accertare la veridicità dei fatti esposti negli articoli suindicati e  qualora verificata la sussistenza degli stessi quali provvedimenti si intendono adottare”.

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25 Gennaio 2012, 12:31

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