04 Giugno 2018, 19:44
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PALERMO – Rubavano di tutto a Camporeale e zittivano con la paura la possibile reazione chi subiva i furti. Il lavoro sporco veniva fatto per una manciata di euro.
Maurizio Mulè viene considerato il capo della banda sgominata stamani dai carabinieri. Era lui a dettare gli ordini che Salvatore Lazzara avrebbe seguito per pochi spiccioli: “Mi ha dato prima quindici euro, poi me ne ha dato altri cinque e sono venti”, confidava alla compagna Vincenza Ferdico.
Venti euro per dar fuoco al furgoncino sul quale un uomo caricava il ferro vecchio raccolto per strada. Il cenciaiolo che si muoveva senza autorizzazione e per questo andava punito. Persino Barbara Lombardo, pure lei arrestata dai carabinieri, compagna di Mulè rimproverava Lazzara: “Totò, per cosa, per quello e per quello di ieri sera?… mi fai incazzare… ti spaccherei la faccia, mi fai incazzare… perché ci vai per poco”. La donna ammetteva alla compagna di Lazzaro che “se ne approfittano e lui ancora ci corre… a rischiare per cosa… per niente”. Era un cattivo presagio: Lazzara è stato fermato su richiesta del procuratore aggiunto Ennio Petrigni e del sostituto Enrico Bologna.
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04 Giugno 2018, 19:44