PALERMO – Va bene la Spending review, ma non esageriamo. Così, ecco spuntare, pochi giorni dopo l’approvazione della norma che adegua gli stipendi degli onorevoli siciliani a quelli del resto d’Italia, una decisione del consiglio di presidenza dell’Ars che “crea” una nuova indennità di funzione: i capigruppo infatti guadagneranno 1.160 euro lordi al mese in più. Un bonus che fino a oggi non era previsto tra quelli destinati ai deputati siciliani.
Le indennità di funzione, infatti, rappresentano una sorta di “extra” per gli onorevoli siciliani, costretti ad accontentarsi degli 11.100 euro di indennità complessiva imposti dal “Decreto Monti”. Alcuni di loro, però, come detto, aggiungono altre somme a quella indennità. Somme che – come prevista dalla stessa legge sulla ‘spending review’ – sono stati determinati dal Consiglio di presidenza. Si tratta, al lordo, dei 2.700 euro al mese in più destinati al presidente dell’Ars, i 1.800 euro per il vice presidente, i 1.622 euro per i deputati questori, e le indennità per i vertici delle commissioni parlamentari: 1.159 per il presidente, 290 euro per il vicepresidente, 145 euro per il segretario.
Somme, queste, scese gradualmente negli ultimi anni. Ma, come detto, la novità riguarda i capigruppo. Che non erano destinatari di alcun “extra”. Un bonus che invece il consiglio di presidenza dell’Assemblea ha voluto quantificare in 1.159 euro. Un regalino, che non ha fatto felice il Movimento cinque stelle: “Una decisione assurda, – ha detto il capogruppo Cancelleri – che ovviamente respingeremo al mittente. Secondo noi le indennità di funzione non hanno motivo di esistere”. E invece, ne nascono persino di nuove.
