Asili nido, scatta |lo sciopero della fame

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25 Marzo 2014, 06:39

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CATANIA – Da ieri rifiutano anche il cibo per protesta. Sono due delle operatrici che lavorano nell’asilo nido di viale Tirreno che, da ieri mattina, hanno iniziato lo sciopero della fame per alzare ulteriormente la voce, a sostegno della protesta iniziata la scorsa settimana, con l’assemblea permanente degli operatori. Sono solo in due, spiega a LivesiciliaCatania una di loro, Pina Catania, “perchè le altre operatirci hanno problemi di salute e non possono permettersi di rischiare la pelle – afferma – ma solidarizzano con noi”. Alla base dell’esasperazione della protesta, non solo e non tanto i ritardi nel pagamento degli stipendi – che le operatrici non prendono dal mese di settembre 2013 – per cui era già stata proclamata l’assemblea permanente, ma i presunti rimpalli di responsabilità tra l’amministrazione comunale e le cooperative e, soprattutto, il calo degli iscritti che l’assessore alle Politiche sociali, Fiorentino Troiano non ammetterebbe. “Siamo letteralmente schiacciati dai giochi tra il Comune e le cooperative – continua la Catania – con il primo che ha, di fatto, permesso che i bambini disertassero le strutture”.

Secondo l’operatrice, infatti, sarebbe imputabile all’amministrazione l’aumento delle rette e la conseguente “fuga” delle famiglie a basso reddito. Un’accusa avanzata qualche tempo fa dai rappresentanti di Catania bene Comune, che avevano segnalato il brusco crollo delle iscrizioni nelle strutture comunali, a causa delle rette troppo elevate che avrebbero allontanato le famiglie meno abbienti. Accusa prontamente respinta dal delegato del sindaco Bianco, ma che sarebbe supportata dai numeri. “Noi dovremnmo avere 308 bambini – prosegue – e ne abbiamo 269. E, così come nella nostra struttura, il calo degli iscritti si registra anche nelle altre”. Intanto oggi, alle ore 10,45 in piazza Duomo, si terrà un presidio di una delegazione delle lavoratrici degli asili nido che da 5 giorni occupano le strutture e che, nonostante le occupazioni, le assemblee permanenti, le mobilitazioni degli ultimi giorni, garantiscono la prosecuzione del servizio.

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25 Marzo 2014, 06:39

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