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Assegno unico: possibili aumenti con il nuovo calcolo ISEE

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15 Ottobre 2024, 11:02

2 min di lettura

Il governo sta valutando possibili modifiche all’assegno unico e universale per le famiglie con figli, introdotto a marzo 2022 come strumento per unificare diverse agevolazioni esistenti in base al calcolo dell’ISEE. La misura, che attualmente copre i figli a carico fino ai 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili, potrebbe subire delle variazioni con la prossima manovra economica, destinata ad affrontare il tema della denatalità e a sostenere le famiglie.

Il contrasto alla denatalità

Nel Piano strutturale di bilancio (Psb), presentato dal governo, si fa riferimento all’assegno unico come una delle misure centrali, sottolineando che nel 2023 sono stati erogati circa 18,2 miliardi di euro a favore di 9,6 milioni di bambini. Si prevede un ulteriore incremento di queste somme per il 2024. L’intento dichiarato è di contrastare la denatalità e di potenziare i servizi per la prima infanzia.

Assegno unico: aumento dell’importo mensile erogato

Attualmente, si stanno valutando diverse ipotesi di modifica dell’assegno unico. Una delle possibilità più discusse riguarda l’esclusione di alcune spese dal calcolo del reddito ai fini dell’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente. Questo potrebbe portare a un aumento dell’importo mensile erogato dall’INPS, soprattutto per le famiglie numerose. Con un ISEE inferiore, infatti, le somme destinate alle famiglie aumenterebbero già a partire dal 2025. Un’altra ipotesi al vaglio è quella di arricchire l’assegno senza che esso incida sul calcolo dell’ISEE, permettendo così a più famiglie di accedere ad altre agevolazioni che richiedono un ISEE più basso. Tra le proposte, si discute anche dell’introduzione di detrazioni per scaglioni di reddito, ma la loro attuazione dipenderà dalle risorse finanziarie disponibili.

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ISEE: quanto deve essere per ricevere l’assegno unico

L’assegno unico può essere richiesto da tutte le famiglie, anche senza presentare l’ISEE, o con un ISEE superiore alla soglia di 45.574,96 euro. In questi casi, viene erogato l’importo minimo previsto. Attualmente, secondo i dati INPS, oltre 6 milioni di famiglie beneficiano di questa misura, per un totale di circa 9,5 milioni di figli.

L’importo dell’assegno unico è variabile e dipende dall’ISEE del nucleo familiare. Ad esempio, per i figli minori con un ISEE fino a 17.090,61 euro, l’importo massimo è di 199,4 euro al mese, mentre per chi non presenta l’ISEE o ha un ISEE superiore a 45.574,96 euro, l’importo minimo è di 57 euro. Sono previste maggiorazioni in diversi casi, come per famiglie numerose, madri giovani, figli disabili o per situazioni di perdita economica rispetto al precedente regime fiscale.

Gli aumenti contro il calo demografico

Questi possibili cambiamenti all’assegno unico potrebbero rappresentare un sostegno importante per molte famiglie, specialmente in un contesto di calo demografico come quello italiano. Tuttavia, molto dipenderà dalle risorse disponibili e dalle decisioni che saranno prese nelle prossime settimane.

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15 Ottobre 2024, 11:02

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