01 Agosto 2014, 16:17
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CATANIA- L’ospedale Luigi Currò, dopo essere stato dismesso è inutilizzato e il tanto promesso centro polifunzionale per i diversamente abili non è stato mai realizzato, per questo le associazioni sono sul piede di guerra e chiedono un intervento immediato della Regione.
Hanno deciso di fare quadrato e scendere in campo con la prima di una serie di iniziative che ha lo scopo di portare i diversamente abili al centro della sanità, ma soprattutto al centro dell’attenzione del Governo regionale.
A questo si aggiunge che il reparto di odontoiatria speciale del Ferrarotto, centro di eccellenza guidato dal luminare Giuseppe Spampinato, entro pochi mesi sarà privo di personale, a causa del mancato rinnovo, frutto anche del fatto che l’azienda Policlinico è senza manager da un anno e mezzo.
Il primo a prendere la parola è Giuseppe Bellomo: “Noi abbiamo fatto un sollecito al Presidente della Regione e all’assessore Borsellino per far sì che si realizzi quello che noi chiediamo da due anni. Il dismesso ospedale San Luigi, nel quale doveva nascere il dipartimento per le disabilità è vuoto, è possibile a costo zero creare un reparto polifunzionale per i diversamente abili
Non desideriamo più perdere tempo, le parole e le promesse sono troppe, noi vogliamo che non venga ridimensionata l’odontoiatria speciale, noi come associazioni non siamo all’opposizione, ma a schiena dritta dobbiamo rivendicare i diritti già ribaditi nella Costituzione”.
Ma non basta, Bellomo sottolinea che il centro per l’autismo di Canalicchio “non è stato mai aperto”: “La situazione -insiste Bellomo- deve essere sbloccata definitivamente”.
Il presidente di Autismo Oltre ha sollecitato le istituzioni perché non venga ignorata la fase di grave difficoltà che potrebbe presto attraversare il centro specializzato di Odontoiatria del Ferrarotto.
Istanza condivisa anche da Antonella Di Blasi e da tutto il tavolo dei relatori.
Sollecitato dalla sala ha preso la parola Giuseppe Spampinato, accolto da un caloroso applauso. Il noto odontoiatra ha puntato l’attenzione sul reparto del Ferrarotto che dirige.
I dati parlano chiaro: “Non esiste nessuno al mondo -spiega Giuseppe Spampinato- che abbia la nostra casistica e il nostro curriculum operatorio, ma quando andiamo all’assessorato alla sanità le porte restano chiuse. Premi non ne voglio più, a ottobre scadranno i contratti dei nostri collaboratori, da 7 diventeremo 3, la nostra lista d’attesa è a marzo 2015. Io che risposte devo dare ai pazienti diversamente abili?
Da tre anni scrivo all’assessorato ma nessuno risponde.
Noi siamo sopravvissuti grazie ai progetti regionali, non abbiamo utilizzato i fondi per finanziare brochure, hanno fatto chirurgia di alto livello”.
La soluzione potrebbe essere a portata di mano. Spampinato ricorda che il Vittorio Emanuele “ha 733mila euro inutilizzati, la Borsellino dovrebbe svegliarsi e svegliare i suoi dirigenti per fare qualcosa di concreto”.
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01 Agosto 2014, 16:17