25 Settembre 2024, 11:35
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PALERMO – Nuove dimissioni per l’attuale direttore generale dell’Ast Mario Parlavecchio. Il dirigente, che aveva affiancato Giovanni Giammarva durante la precedente gestione dell’Azienda siciliana trasporti e che già una volta aveva manifestato l’intenzione di lasciare la società, è ancora una volta dimissionario.
Una notizia che però non ha colto di sorpresa i vertici della Partecipata della Regione, che ha già aperto un interpello presso l’assessorato all’Economia per individuare nel parco dei dirigenti della Regione tre figure: direttore generale, direttore amministrativo e direttore d’esercizio.
Nel frattempo si avvia a conclusione la procedura per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale per quanto riguarda le tratte che Ast non è in grado di coprire. Sono tre i consorzi che hanno presentato una manifestazione di interesse per il noleggio dei mezzi e, secondo quanto trapela, basterebbero per coprire i collegamenti saltati in questi giorni e che hanno provocato diversi disagi agli s studenti siciliani.
Il costo previsto per il noleggio è fissato in 150 euro+Iva al giorno, oltre al prezzo aggiuntivo di un euro+Iva per ogni chilometro percorso. La durata “presunta” del noleggio è di due mesi. I costi per l’azienda, tuttavia, aumenteranno rispetto a quanto previsto dal momento che tutti i consorzi hanno chiesto il “noleggio a caldo”, ovvero con autista. All’assessorato all’Economia, intanto, si è appena conclusa la riunione tra i vertici regionali e i sindacati che chiedono certezze sul futuro occupazionale del personale.
*Aggiornamento ore 12:35
“È vergognoso il balletto messo in atto dal direttore generale Parlavecchio sulla pelle di una società che conta 550 dipendenti diretti e oltre 150 lavoratori somministrati. Dopo le ennesime dimissioni a fine agosto e il nuovo incarico confermato fino al 31 dicembre, abbiamo assistito all’ennesima rinuncia al ruolo, proprio in un momento drammatico per Ast e per tutto il trasporto pubblico in Sicilia”. lo afferma il deputato di Sud chiama Nord all’Ars, Giuseppe Lombardo.
“Le voci che circolano nei corridoi del palazzo sembrano indicare che questa nuova dimissione sia legata a un contrasto con l’assessorato alle Infrastrutture e alla mobilità riguardo agli atti impositivi che stanno favorendo i privati a discapito di Ast – aggiunge Lombardo -. È fondamentale comprendere chi stia realmente gestendo il trasporto pubblico locale in Sicilia, considerando che c’è in gioco una gara da 1,5 miliardi di euro e le ‘spoglie’ dell’azienda per 12 milioni di chilometri, in attesa di un piano industriale che si subordina a circa 50 milioni di aiuti pubblici”.
Lombardo conclude: “Se dietro a tutto ciò c’è il presidente Schifani, come molti sospettano, sarebbe giusto che le autorità competenti verifichino a chi stia realmente facendo sponda, soprattutto considerando che nella sua maggioranza ci sono gruppi con evidenti interessi nel tpl siciliano”.
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25 Settembre 2024, 11:35