PALERMO – L’obiettivo è acquistare l’ex cinema Astoria della centralissima via Magliocco, chiuso da 15 anni, trasformandolo in una sala prove per il Teatro Massimo. Il sindaco Roberto Lagalla non demorde e torna alla carica per acquisire l’immobile nel patrimonio del comune di Palermo e provare così a riqualificare un’area prestigiosa.
Un tentativo andato a vuoto già due volte ma su cui il primo cittadino non pare voler cedere. Lo scorso aprile l’ex rettore ha infatti scritto una nota al Ragioniere generale per preparare un aggiornamento del Dup, il Documento unico di programmazione, approvato a febbraio ma senza l’emendamento sull’Astoria.
La nuova versione del documento dovrebbe così contenere sia l’acquisto dell’Astoria che di palazzo Barone, in via Lincoln. I revisori hanno dato parere favorevole e la delibera è approdata in commissione.
Di Gangi (Pd): “Scelta incomprensibile”
“Il comune di Palermo possiede un patrimonio immenso ma spesso in condizioni disastrose – attacca Mariangela Di Gangi del Pd – tra cui anche sale che restano inutilizzate per mancanza di adeguamenti e investimenti. In questo quadro, spendere milioni per acquistare un’altra sala non è certo urgente, né tantomeno interesse della collettività. È poi encomiabile la caparbietà con cui il sindaco, per la terza volta, propone l’acquisto di un cinema che risponde a priorità tutte sue, mai comprese, né condivise”.
“Ci piacerebbe che la stessa ostinazione venisse mostrata su temi come l’emergenza sociale ed educativa cittadina, su cui invece non si registra alcun atto concreto e dettagliato da parte del sindaco – continua Di Gangi -. Se proprio si vuole investire nel cinema, si parta dal De Seta: il più grande cinema pubblico del Sud, oggi sottoutilizzato e mal gestito, che meriterebbe una valorizzazione vera”.