Certa la chiusura per il 30 aprile |"Necessario tavolo in prefettura" - Live Sicilia

Certa la chiusura per il 30 aprile |”Necessario tavolo in prefettura”

L'appello dei sindacati. Intanto la trattativa è aggiornata all'11 aprile.

Vertenza Auchan
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CATANIA – L’azienda Auchan ha confermato la cessazione dell’attività per il 30 aprile e informa che nessun player al momento è interessato al punto vendita di San Giuseppe La Rena a Catania.Sono purtroppo poche le posizioni disponibili nel territorio per ricollocare i 108 lavoratori che troverebbero eventuale spazio e nuova occupazione nelle regioni settentrionali. La trattativa è stata aggiornata all’11 aprile e i lavoratori continuano dunque a presidiare la galleria dell’ipermercato. A comunicarlo sono le segreterie territoriali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Catania, a seguito dell’incontro tenutosi ieri tra l’azienda e i vertici nazionali dei sindacati. 

I rappresentati dei lavoratori hanno chiesto che si ricerchi una “soluzione all’interno del territorio catanese, anche attraverso piani di internalizzazione del lavoro come nel settore logistico, che tutte le aziende del Gruppo e consorelle come SMA, Leroy Merlin, Bricoman che negli anni hanno usato manodopera atipica ed a tempo determinato. La richiesta è che rientrino in campo a salvaguardia dei 108 lavoratrici e lavoratori”, ma Auchan non possiede le credenziali necessarie per discutere di ricollocazione in altre aziende e mantiene le sole linee guida di trasferimenti al nord e incentivazioni all’esodo. 

La trattativa è stata per questo sospesa e rimandata nei prossimi giorni, sempre in sede aziendale. Dice Davide Foti, segretario generale della Filcams Cgil di Catania: “continuiamo a rimanere in alto mare; le proposte di Auchan non sono per nulla soddisfacenti e non rispecchiano la realtà dei fatti. La tiritera della ricollocazione possibile solo al nord Italia è avvilente e le proposte di internalizzazione dei lavori dati in appalto, come la piattaforma logistica per l’azienda, non sono percorribili per motivazioni di durata dei contratti. Nessuna certezza arriva dalle aziende del gruppo come Sma e dalle consorelle di priorità francese come Leroy Merlin e Bricoman di cui è possibile una nuova apertura nel nostro territorio. Siamo dunque insoddisfatti dell’esito di questa trattativa e abbiamo chiesto ad Auchan di farsi carico di una nuova riunione che metta insieme nello stesso tavolo tutte le aziende che potrebbero scongiurare un’ emorragia occupazionale. Oggi serve una figura istituzionale e garante per tutti, come la Prefettura e il Comune di Catania, per riportare sulla strada giusta una vertenza delicata e difficile”.

Sulla vicenda interviene anche la Cisl. Un tavolo in Prefettura per un’operazione-verità su chi subentra negli spazi che occupa Città Mercato di La Rena, è quanto chiede infatti Rita Ponzo, segreteria generale della Fisascat Cisl di Catania. “Dopo l’ultima riunione, di ieri sera, con i vertici aziendali conclusosi con un nulla di fatto – afferma Ponzo – è opportuno che la sede degli incontri si trasferisca in Prefettura dove, davanti alle istituzioni, Comune di Catania compreso, la proprietà chiarisca quali sono i reali scopi della chiusura e se ci sono richieste di trasferimento di licenza”. 

“Non crediamo – continua Ponzo – come dice l’azienda, che non sia previsto nessun subentro né cessione di ramo d’attività. Se così fosse, infatti, la chiusura dell’ipermercato avrebbe un effetto domino, si trascinerebbe in breve tempo la chiusura dei negozi della Galleria e delle altre attività di vendita, con ulteriori ricadute occupazionali. Una scelta anche imprenditorialmente discutibile, dato che l’immobile è di proprietà aziendale”.

Secondo Ponzo, “anche la proposta di trasferimenti al Nord è strumentale, dato che sino a 10 mesi fa non c’erano posti disponibili”. “Come mai, adesso e improvvisamente, – aggiunge – si sarebbero liberate circa 60 posizioni? Le soluzioni vanno ricercate nelle ricollocazioni all’interno del gruppo nel territorio. Non è percorribile nemmeno la strada di internalizzare i servizi di pulizia e logistica: una soluzione che creerebbe la sostituzione di licenziamenti. Non si possono prendere in giro 108 lavoratori. Si vada davanti al Prefetto per dire la verità”.

 


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