Aumenta l’attività, visibili “fontane di lava”

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10 Aprile 2011, 13:16

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Si è intensificata l’attività eruttiva sull’Etna cominciata ieri. Dalle quattro di stamattina sono aumentati i ‘tremori’ dei condotti magmatici interni culminati in un cumulo di energia che ha dato vita a ‘fontane di lava’ con l’espulsione, nelle zone sommitali, di brandelli di materiale piroclastico incandescente, lanciato in aria per centinaia di metri che poi ricade in una zona desertica del vulcano.

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I fenomeni sono accompagni da boati e esplosioni, tipici del vulcano Stromboli, e per questo definiti ‘stromboliani’. L’attività sull’Etna è concentrata nel ‘pit-crat’, la ‘bocca’ che si è formata alla base del cratere Sud-Est a quota 2.900 metri da dove fuoriesce una colata lavica. Il ‘braccio’ scende sovrapponendosi a vecchie colate, che ne rallentano il cammino, e si dirige nella desertica Valle del Bove, senza costituire, al momento, un pericolo per cose o persone. Non si registra attività sismica di rilievo. I fenomeni non hanno influito sulla funzionalità dell’aeroporto internazionale di Fontanarossa. Il vulcano attivo piu’ alto d’Europa è costantemente controllato dagli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.

L’attività stromboliana dell’Etna
ha prodotto l’emissione di una colonna di cenere lavica dalla zona sommitale che, sospinta dal vento, è caduta sui paesi del versante Sud-Est del vulcano, fino a Acireale. Il fenomeno non influisce sulla funzionalità dell’aeroporto di Catania. Un sopralluogo di esperti dell’Ingv di Catania ha permesso di accertare che continua a essere alimentata la colata lavica emessa dal ‘pit-crater’ e il fronte più avanzato ha raggiunto quota 2.500 metri, percorrendo circa 1,5 chilometri, lungo l’alto versante della desertica Valle del Bove.

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10 Aprile 2011, 13:16

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