10 Novembre 2023, 10:48
1 min di lettura
ROMA – Aumentano i reati commessi dai minorenni in Italia. Dal 2010 a oggi si registra una crescita del 15,34%, con episodi che dimostrano “la totale assenza di empatia nei confronti della vittima“. È questo il principale dato evidenziato dal rapporto sulla criminalità minorile della Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Nel rapporto viene posto l’accento sull’utilizzo dei social che “possono essere utilizzati per reclutare o radicalizzare giovani in attività criminali o estremiste“. Negli ultimi 13 anni, dunque, le segnalazioni riguardanti minorenni in Italia – tra i 14 e i 17 anni – sono passate dalle 28.196 del 2010 alle 32.522 del 2022. Contestualmente è seguito un aumento delle segnalazioni di stranieri che nel 2022 – per la prima volta negli ultimi 12 anni – hanno superato numericamente quelle degli italiani (17.032 a fronte dei 15.490).
La maggior parte dei minorenni denunciati o arrestati ha un’età compresa tra i 16 e i 17 anni, mentre i reati maggiormente contestati sono quelli di furto, ricettazione, rapina ed estorsione; lesioni dolose, percosse, minaccia e rissa; danneggiamento, incendio, danneggiamento seguito da incendio; resistenza e violenza o minaccia a pubblico ufficiale; violazioni della normativa in materia di sostanze stupefacenti. Presentano un andamento regolare le segnalazioni di minori denunciati o arrestati per violenza sessuale, con un incremento del 6,59% tra il 2010 ed il 2022. In calo, invece, le segnalazioni per omicidio volontario che registrano un decremento del 10%, mentre quelle per tentato omicidio aumentano del 32,31% (dalle 65 nel 2010 alle 86 nel 2022).
Pubblicato il
10 Novembre 2023, 10:48