Auto saccheggiate e furti in casa| Paura tra le vie Maqueda e Roma - Live Sicilia

Auto saccheggiate e furti in casa| Paura tra le vie Maqueda e Roma

L'allarme dei residenti: "Il problema del centro storico non è soltanto la movida".

PALERMO – Da via Calderai a via Divisi, fino alle via Giardinaccio, Fiume e Torino. Per i residenti, le traverse tra le vie Maqueda e Roma sono le “zone franche” del centro storico, dove saccheggi e furti sarebbero all’ordine del giorno. A finire nel mirino, auto e abitazioni: le denunce alle forze dell’ordine sono aumentate soprattutto durante le festività natalizie.

C’è infatti chi, al rientro delle vacanze ha trovato il proprio appartamento svaligiato, chi ha visto fuggire i ladri che avevano appena passato al setaccio il proprio garage, chi ha trovato la macchina danneggiata. Una lunga scia di colpi che semina nuovamente il panico nel centro storico del capoluogo siciliano, da cui in molti hanno deciso di andare via. “Una situazione invivibile – dice Maria Mastropietro – noi abitiamo in via del Ponticello e abbiamo subito tre furti in due mesi. Qualcuno è entrato in casa nella notte tra il 30 e il 31 dicembre, mentre io e mio marito ci trovavamo da alcuni parenti: hanno rubato un computer, un televisore e alcuni gioielli. Per due volte hanno poi setacciato la nostra macchina, parcheggiata nei dintorni”.

In particolare, tra le aree maggiormente prese di mira ci sarebbe piazza Santi Quaranta Martiri al Casalotto, proprio tra le vie Maqueda e Ponticello. “I colpi sono ormai quasi quotidiani – dice il titolare di un’attività commerciale – ed è necessario collocare delle telecamere anche da queste parti”. E non va meglio nei pressi di via Calderai: “Dall’inizio dell’anno – raccontano i residenti – almeno cinque auto sono state forzate e passate al setaccio. Hanno sfondato i vetri, rubato autoradio e oggetti personali conservati nei cruscotti. Una vergogna”.

Un altro furto in casa, nel pomeriggio tra il 5 e il 6 gennaio è stato messo in segno all’interno di un’officina, ma nel mirino è finita anche la cantina di un professionista che abita vicino a piazza Bellini. “Quando si parla di centro storico – proseguono i residenti – si parla soltanto di movida e dei problemi legati ad essa, ma ci sono anche altre priorità. La sicurezza è tra queste, perché noi ci sentiamo perennemente in pericolo e pretendiamo più controlli”.


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