03 Giugno 2024, 05:01
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CATANIA – Diciotto carcasse di auto smantellate e abbandonate. In molti casi incendiate. E, poi, una distesa di rifiuti pericolosi e nocivi. Comprese vernici ed olii.
Tutto a non molta distanza dal Porto di Catania, percorrendo via Dello Strettoio, in un terreno (con annesso fabbricato) di pertinenza privata ma che essendo incustodito è divenuto ricettacolo e deposito di materiale altamente inquinante ad opera di balordi senza scrupoli.
I diversi mezzi portati lì sono ormai tutti senza componenti meccaniche e privi di qualunque elemento identificativo poiché portato via o comunque abraso. Auto che, con ogni probabilità, sono state rubate per poter essere smantellate o, in alternativa, “sfuggite” al normale iter della rottamazione.
Sono state le guardie dell’Eps a scoprire un’anfratto dov’è stato portato e gettato di tutto. Le guardie hanno preparato un faldone e denunciato il fatto alla Procura della Repubblica di Catania: “Stante tale potenziale pericolosità nei confronti dell’ambiente e della salute e l’attuale e perdurante stato di compromissione dei luoghi, si è ritenuto opportuno riferire e prontamente comunicare quanto sopra esposto.
Affinché Codesta A.G. possano avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tali condotte configurino gli illeciti penali punibili ai sensi delle disposizioni speciali in materia di tutela dell’ambiente”.
Se da una parte non è affatto esagerato parlare di bomba ecologica a tutti gli effetti, dall’altra va detto che non è la prima volta che le guardie dell’Eps si imbattono in uno scempio di questa portata: su più fronti, a Catania ed in provincia.
Per la cronaca, proprio accanto al lotto in questione, appena pochi giorni fa gli agenti della Questura etnea hanno fermato due pregiudicati sorpresi a smantellare gli ex uffici comunali – anche quelli – abbandonati al proprio destino.
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03 Giugno 2024, 05:01