“Il nostro problema è la continuità |Il Milan? Va temuto”

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25 Novembre 2008, 18:22

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Nei giorni che precedono la grande sfida con il Milan, in casa del Palermo si vive un’atmosfera tutto sommato serena. Certo, da Bologna gli uomini di Ballardini non sono rientrati con i tre punti in tasca che avrebbero tanto risollevato le sorti di un morale così in ribasso in questo ultimo periodo. In compenso, però, hanno strappato ai rossoblù di Mihajlovic un importante pareggio in extremis, che se da un lato consente di guardare con maggior serenità a domenica prossima, dall’altro porta con sè la consapevolezza d’aver disputato un secondo tempo tra i migliori della stagione.

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Quello del rendimento, dunque, sarebbe il principale in casa Palermo: “Perchè giochiamo al massimo solo 45´? Noi vogliamo essere continui per tutta la gara – ha detto Ballardini – ma può capitare di non riuscire a iniziare con la giusta intensità e profondità come domenica. Succede: sappiamo bene che se non giochiamo bene facciamo fatica ad ottenere risultati. Non credo che il problema principale sia la mancanza di continuità: abbiamo sempre fatto bene, escludendo la partita contro il Torino. In tutte le altre partite, comprese quelle perse, c´è sempre stato il solito Palermo”. Una situazione alla quale Ballardini, però, sente di trovare una giustificazione nella giovane età media del gruppo: “La nostra è una squadra giovane – ha detto il tecnico – sia in attacco che in difesa. Siamo una squadra dall´età media bassa e dobbiamo crescere sotto certi aspetti. Il campionato è molto difficile e competitivo: l´importante è mantenere il giusto atteggiamento. Queste partite in cui non si mantiene la continuità nei 90´ possono dunque essere fisiologiche. Non è vero che non capitasse all´inizio del nostro percorso: a Napoli e con la Reggina abbiamo avuto alcuni passaggi a vuoto. E´ chiaro che quando giochiamo bene possiamo competere contro tutti: con il tempo dobbiamo riuscire a mantenere l´intensità e la continuità, che può venire solo con il lavoro quotidiano”.
Nel corso della seduta pomeridiana si è poi registrato l’infortunio del giovane Lanzafame. D’accordo il talento torinese è stato impiegato con il contagocce in campionato, ma la sua assenza potrà ugualmente rappresentare un problema per il tecnico. “Ha preso una botta alla caviglia destra – ha detto Ballardini – sarà valutato domani”. “Budan e Succi? Nel primo tempo il croato ha giocato a bassi ritmi, ma è stato coinvolto nel primo tempo anonimo della squadra. Contro l´Inter infatti aveva fatto decisamente meglio. Dunque la sua prima frazione rispecchia quella della squadra: lui ha sofferto un pò più degli altri perchè magari non è ancora in perfetta condizione. Succi è stato bravissimo, siamo stati però bravi tutti ad allargare il gioco e a mantenere la giusta intensità. Quando un giocatore si impegna quotidianamente per essere pronto il premio prima o poi arriva. Siamo contenti per lui”.
Ballardini poi non poteva non affrontare l’ormai solito capitolo Budan. Il croato, infatti, è ancora lontano dai livelli di Parma e stenta a ritrovare la giusta forma, anche a causa degli strascichi di un pesante infortunio. Un fatto che, però, non scoraggia Ballardini che come una Madama Batterfly attende il suo ritorno: “Budan nelle altre gare aveva aumentato il minutaggio partita dopo partita. Negli attaccanti deve ‘scoccare la scintilla’, bisogna avere un pò più di pazienza con lui. Se aumenterà ancora il suo minutaggio? Questo non lo so, certo è che per sua stessa ammissione non è ancora al top. Per Capuano vale più o meno lo stesso discorso del croato: non devono essere loro a sostenere la squadra, ma il contrario. I meno responsabili sono loro due. Succi avrà più spazio? Trovatemi un giocatore che desideri giocare di meno: è giusto che quando uno si allena e sta bene voglia giocare, l´importante è che ognuno dia quotidianamente il meglio di sè. Sappiamo però che siamo in tanti, e tutti bravi”. Infine spazio alle riflessioni sulla partita di domenica prossima contro il Milan di Ronaldinho. Ai rossoneri mancherà Kakà ma il tecnico del Palermo è chiaro: “Il Milan va temuto sempre, con o senza Kakà. Oltre a lui – ha detto – hanno talmente tanti altri grandi fenomeni che riescono a sopperire alla sua assenza. Se aiuterà la partita con l´Inter? In quella gara eravamo stati bravissimi, può capitare l´invenzione dei grandi che però cambia la partita. Dovremo essere bravi ad essere compatti sempre, perchè dopo il primo gol dei nerazzurri non lo siamo stati. Zamparini? Il presidente è una persona che può dire tante cose, ma è una persona diretta e schietta. Ci lascia fare il nostro lavoro nel migliore dei modi, con una grande struttura e dei grandi collaboratori. Ci sono tutti gli ingredienti per fare bene, ma ci vuole pazienza. Si è iniziato un nuovo progetto quest´anno e per costruire qualcosa di solido e importante bisogna dare il tempo di lavorare alla squadra. Può essere un progetto duraturo e competitivo”.

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25 Novembre 2008, 18:22

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