24 Gennaio 2014, 11:44
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PALERMO – Aveva seguito le proprie vittime per alcuni metri, poi era entrato in azione sfilando dalla tasca un coltello e minacciandole. Insieme ad un complice, si era così impossessato dei loro smartphone di ultima generazione, per poi tentare la fuga. Già, perché gli agenti delle volanti erano riusciti a bloccarlo dopo un lungo inseguimento per le vie della zona residenziale della città, il complice, nel frattempo, era riuscito a fare perdere le proprie tracce.
Oggi è stato disposto l’arresto in carcere per il diciassettenne C.G, che quella notte – era il 5 agosto – era entrato in azione in via Notarbartolo, all’angolo con via Libertà. Nel suo mirino era finito un gruppo di tre giovani che stavano rientrando a casa. Alla vista del coltello uno di loro era riuscito a lanciare l’allarme alla polizia, che nel giro di pochi minuti si trovava già sul posto ed ha individuato il minorenne, affidato poi ad una comunità per Minori dalla quale era fuggito.
E’ l’ennesimo arresto nel giro di poche settimane che riguarda i presunti compnenti della “banda dell’Iphone”, un gruppo di giovani, spesso minorenni che entra in azione in diverse zone della città, soprattutto in quella della stazione centrale. Ciò nonostante il numero di colpi ai danni di chi possiede lo smartphone sembra non diminuire. Ultimo, in ordine di tempo, quello nei pressi di via Paolo Balsamo della scorsa settimana, quando un 17enne in compagnia di un amico 16enne sono stati accoltellati per avere reagito.
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24 Gennaio 2014, 11:44