Bando ministeriale, Librino escluso |Di Salvo: “Stiamo verificando”

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21 Giugno 2017, 14:10

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CATANIA – L’assessore all’Urbanistica ha dato mandato all’architetto Pelleriti di comprendere, mettendosi in contatto con il Ministero, le ragioni dell’esclusioni di Catania. Perché sembra che la bomba lanciata ieri dal consigliere Niccolò Notarbartolo in Consiglio comunale, abbia colpito anche l’amministrazione. Che pare non sapesse nulla dell’esclusione dei progetti di riqualificazione di Librino, relativi al programma “Librino – Città nella città”, presentato dall’architetto Rosanna Pelleriti, Dirigente del Servizio P.R.G. Pianificazione Urbanistica Progetti Speciali della Direzione Urbanistica Gestione del Territorio.

“In data 25 novembre, con toni altisonanti, l’amministrazione comunicava che era tutto pronto per partecipare al bando nazionale per la riqualificazione di Librino – ha affermato ieri sera il consigliere democratico. A inizio di questo mese, il sindaco Bianco, insieme all’assessore all’urbanistica Salvo Di Salvo e al presidente della circoscrizione, presentava il progetto per il quartiere, che rappresenterebbe una parte importante del patto per Catania. Siamo stati estremamente fortunati perché, sebbene con decreto della presidenza del consiglio del 6 giugno, sia stata approvata la graduatoria, purtroppo non siamo nei primi 46 immediatamente finanziati. Ma il decreto prevede che nei prossimi tre anni tutti i progetti presentati e dichiarati ammissibili possano essere finanziati”. Come già successo per San Giovanni Galermo.

Il problema, però, è che quanto relativo a Librino non è entrato in alcuna graduatoria. “In realtà – continua Notarbartolo – nei 451 progetti presentati, quello relativo a Librino non c’è. Ci sono moltissimi Comuni siciliani, ma quello di Catania non c’è. Eppure – prosegue – tecnici ci avevano assicurati che c’eravamo. Invece non solo Librino non è tra quelli finanziati, ma non risulta neanche tra quelli ammissibili. Vorremmo capire perché non siamo neanche nei 451″.

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Cosa che, a quanto pare, vuole capire anche l’amministrazione comunale. “Fino a oggi non abbiamo ricevuto nulla di scritto – afferma Di Salvo. Per questo stiamo contattando anche Anci e MInistero per capire quali intoppi ci siano stati in modo da poter verificare se esiste, ad esempio, un aspetto tecnico da definire meglio, o se ci sia la possibilità di recuperare”.

Notarbartolo ha, poi, affrontato anche la questione del passaggio dei ciclisti al porto. “È evidente che il passaggio al porto è una priorità – dichiara –  però noi ce ne siamo accorti due anni e mezzo dopo che le associazioni dei ciclisti lo chiedevano. Al proclama -conclude  – deve seguire l’azione politica”.

 

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21 Giugno 2017, 14:10

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