29 Agosto 2022, 16:40
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“Per dieci giorni non abbiamo avuto neanche una parola a sostegno sulle nostre specchiate storie professionali e politiche, il tentativo era l’epurazione. Ci siamo accorti in tempo del progetto che mirava e mira al pensiero unico nel Partito Democratico”. A dirlo è l’ex assessore regionale Luigi Bosco, rispondendo all’intervista di Livesicilia ad Anthony Barbagallo.
Abbia il coraggio di dire la verità almeno mentre chiede i voti per la candidata Caterina Chinnici o si macchia della peggiore colpa in Politica. Un anno fa mi è stata chiesta personalmente da lui la mia candidatura e solo da qualche settimana è emersa la favola dell’impresentabile. Impresentabili sono questi progetti da “pensiero unico” o “sei con me o sei contro di me!”.
Si occupi di quanti iscritti e iscritte trovano scandalosa la Candidatura della Scialfa come capolista del PD a Catania. Solo in questo modo capirà con ampio preavviso quale risultato fallimentare avrà la lista del PD alle regionali e nazionali nella provincia di CT.
A lui però poco importa: è già bello e accomodato a Roma. L’unica “Fuga” è la sua dalla Sicilia e dai siciliani appunto per una comoda poltrona romana. Forse il problema della candidatura di Bosco era lo stravolgimento dei piani del segretario Barbagallo che prevedono un suo capobastone a Roma ed un suo discepolo eletto a Palermo nelle liste di Catania.
Il Partito Democratico selezionava i candidati con le primarie, ora li sceglie e li elimina il segretario regionale. Ho scelto di affrontare questa competizione elettorale in una lista civica, perché sono sicuro di potere dare il mio contributo per lo sviluppo reale della Sicilia e sono certo che farò ritorno al partito democratico quando di democratico non avrà solo il nome.
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29 Agosto 2022, 16:40