Politica

Elezioni, il ricorso di Colianni, Occhipinti: nessuna ineleggibilità

di

03 Dicembre 2022, 15:32

4 min di lettura

Enna. Sarà il Tar di Palermo a decidere, il prossimo 7 febbraio, sul ricorso presentato da Francesco Colianni, candidato alle scorse elezioni regionali nella lista “Noi con la Sicilia – Popolari autonomisti” e primo dei non eletti in provincia di Enna, che chiede di annullare la proclamazione della vicepresidente dell’Ars Luisa Lantieri come deputato regionale e di assegnare a lui il secondo seggio ennese. Il primo, con un’ampia maggioranza relativa, se l’è aggiudicato il PD con Fabio Venezia.

A parlarne, dopo la diffusione della notizia del ricorso, avvenuta questa mattina, è l’avvocato Giovanni Francesco Fidone, firmatario del ricorso assieme agli avvocati Rosario Giommarresi e Giulia Ferrelli dello studio legale Fidone Associati. “Chiediamo – spiega il legale – l’annullamento della proclamazione degli eletti della lista provinciale di Forza Italia e l’illegittimità dei risultati dell’elezione del 25 settembre nel collegio di Enna, con particolare riferimento alla lista provinciale di Forza Italia, per l’ineleggibilità a nostro avviso del candidato Occhipinti, secondo classificato nella lista, per la sua carica di presidente dell’Urega”.

In pratica, secondo i ricorrenti, l’ineleggibilità della lista determinerebbe l’annullamento della proclamazione di Lantieri e l’elezione di Colianni, che, ricordano i suoi legali, si dimise dalla carica di vicesindaco di Enna proprio per candidarsi all’Ars, cosa che secondo il ricorso avrebbe dovuto fare anche Occhipinti dall’Urega. “Chiediamo l’annullamento dell’intera lista perché la presenza di un candidato ineleggibile ha inficiato la correttezza delle operazioni elettorali con riguardo alla lista di Forza Italia – conclude l’avvocato Fidone -. E dall’annullamento deriverebbe l’elezione di Francesco Colianni, che è il primo dei candidati non eletti”.

Dal canto suo la vicepresidente dell’Ars Lantieri è assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia: si costituirà dinanzi al Tar per il giudizio in programma il 7 febbraio e i suoi legali hanno già fatto sapere di chiedere il rigetto del ricorso ritenendolo infondato.

Articoli Correlati

La replica nel merito arriva, attraverso un’intervista esclusiva concessa a Live Sicilia, proprio da Francesco Occhipinti, sulla cui ipotizzata ineleggibilità si basa l’intera vicenda: “Non c’è nessuna ragione di ineleggibilità, perché le ipotesi di ineleggibilità sono tassative e previste dalla legge e io non rientro in nessuna di queste. Non ho mai fatto parte dell’amministrazione regionale. Ero, sono e sarò un avvocato e come tale, essendo cassazionista ed essendo iscritto in un apposito albo sono stato scelto per ricoprire la carica di presidente di commissione di gara dell’Urega”.

Il curriculum dell’avvocato Occhipinti del resto è di tutto rilievo, essendo stato, tra l’altro, giudice onorario del Tribunale di Enna. In più assiste numerose società internazionali e per le attività svolte come presidente dell’Urega spiega di aver effettivamente emesso fattura come avvocato. Nessun rapporto di dipendenza, dunque, con la pubblica amministrazione. “Vi è poi anche un’altra ragione oggettiva, diversamente da quanto sostenuto in ricorso: l’Urega non è un ufficio di livello dirigenziale, ma una struttura intermedia del dipartimento regionale tecnico dell’assessorato alle infrastrutture, da cui ovviamente non promana alcuna causa di ineleggibilità – prosegue Occhipinti – e, si badi, io ero solo il presidente della commissione di gara non dell’ufficio”.

Secondo lui, inoltre, vi sarebbero anche altre questioni che verranno eccepite con la comparsa, tra cui la competenza giurisdizionale, che a suo dire potrebbe essere del giudice ordinario e non del Tar. Occhipinti, comunque, sarà il primo a costituirsi, già lunedì, con l’avvocato amministrativista Marco Perna del foro di Caltanissetta, avendo ricevuto via pec il ricorso il 22 novembre scorso e avendo poi, in piena sinergia con l’onorevole Lantieri, immediatamente condiviso la linea difensiva da adottare. “Voglio sottolineare infine un dato, che non ci riguarda ma vorrei che fosse messo in chiaro: anche se io fossi stato, e non lo sono, ineleggibile, per giurisprudenza pacifica in caso di ineleggibilità, e ripeto non è il mio caso, andrebbero tolti solo i voti al candidato ineleggibile. E se anche togliessero i miei voti, in ogni caso il seggio sarebbe stato assegnato alla lista di Forza Italia. Credo che il corpo elettorale ennese abbia espresso in maniera inequivoca di voler essere rappresentato da un candidato di Forza Italia e nello specifico da Luisa Lantieri – conclude – e spiace vedere che si cerchi di sovvertire tale dato investendo la magistratura, con tesi che ho definito in altre sedi perlomeno ardite. Ovviamente ci rimettiamo con serenità e fiducia ai provvedimenti che il TAR riterrà di adottare”.

Pubblicato il

03 Dicembre 2022, 15:32

Condividi sui social