“Berlusconi condizionato” | E Ghedini non la manda giù

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20 Maggio 2010, 21:41

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”Mio padre mi raccontava che secondo lui in questo contesto di condizionamenti di Cosa nostra nei confronti della politica e dell’imprenditoria, una delle maggiori vittime era Berlusconi, anche per il suo ruolo di imprenditore di spessore”. Lo dice Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito, in un’intervista rilasciata a Blog Sicilia. ”Voglio spiegare il senso delle mie parole – aggiunge -: le vere vittime della mafia sono uomini come Falcone e Borsellino. Io ho detto che mio padre considerava Berlusconi una vittima in quanto Cosa nostra era così a conoscenza di elementi e di notizie da poter condizionare la vita imprenditoriale di Berlusconi e determinare la sua scelta di scendere in politica”. ”Non faccio la difesa di Berlusconi – conclude -. Non ne ha certo bisogno”.

La replica di Ghedini
“Ciancimino continua nelle sue variegate esternazioni utilizzando presunte dichiarazioni del padre morto da lungo tempo, con incredibili narrazioni che anche per le clamorose contraddizioni si segnalano per la totale e evidente infondatezza. Sostenere che la discesa in politica del Presidente Silvio Berlusconi sia stata determinata dalla mafia se non fosse diffamatoria sarebbe risibile”. Lo afferma in una nota Niccolò Ghedini, parlamentare del Pdl e avvocato del premier, aggiungendo che ”è ovvio che di tali affermazioni dovra’ rispondere di fronte alle autorita’ competenti”.

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20 Maggio 2010, 21:41

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