Berlusconi e Salvini a Catania| Prove di intesa nel centrodestra

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02 Novembre 2017, 05:59

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CATANIA – Berlusconi e Salvini a Catania, quasi, insieme. Così lontano, così vicino. Nulla sembra più azzeccato del titolo della pellicola di Wim Wenders per descrivere in quattro parole quello che accadrà oggi pomeriggio a Catania. Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che in ottica nazionale si contendono la leadership del centrodestra, saranno in città per la chiusura della campagna elettorale di Forza Italia e Noi con Salvini, entrambi partiti a sostegno di Nello Musumeci presidente.

Il collante che serviva ai due per trovarsi insieme, alleati verso un’unica meta. Non troppo però: i due saranno in città oggi pomeriggio; i comizi saranno a un’ora l’uno dall’altro. Quello del Cavaliere più noto d’Italia, sarà all’interno delle ampie Ciminiere, che tanto imbarazzo hanno creato al candidato di centrosinistra per via delle molte poltrone vuote. Riempirle potrebbe essere una doppia replica di Berlusconi, a Fabrizio Micari ma, soprattutto, a Beppe Grillo che a Catania ha riempito piazza Università. Un vero e proprio pienone che i più cattivi dicono essere stato il motivo per cui il politico di Arcore avrebbe fatto marcia indietro, annunciando nuovamente il comizio catanese, prima annullato.

Quello del leader del Carroccio, sarà invece all’aperto, precisamente in piazza Vincenzo Bellini, nota ai più come piazza Teatro Massimo, a pochi chilometri dal centro fieristico. Un’area molto più contenuta rispetto alle Ciminiere – si diceva che, 5 anni fa, fosse scelta regolarmente da Rosario Crocetta perché si riempiva facilmente – ma anche più centrale, ottima per consentire anche ai curiosi di ascoltare il comizio di chiusura del leader della Lega.

Lontani ma vicini, alleati ma non troppo. Insomma, quasi separati in casa, i due leader nazionali hanno sepolto – momentaneamente – l’ascia di guerra per il controllo del centrodestra, per riunirsi a Catania e sostenere la candidatura di Musumeci. Lo ha detto il Cavaliere da Palermo, ieri, annunciando una possibile unità s destra per le prossime Nazionali, anche se il leader del Carroccio ha immediatamente raffreddato gli entusiasmi limitando la liason alle Regionali siciliane a sostegno dell’ex presidente della Provincia che, comunque andrà il voto giorno 5, ha già vinto riuscendo, seppur in chiave sicula e ancora più etnea, a ricompattare il centrodestra e far dialogare Forza Italia e Lega, in freddo da anni.

In freddo, pare, ancora per un po’. Insomma, la ritrovata unità e rinnovata alleanza sembra possa durare il tempo di incoronare il nuovo presidente della Regione. E magari fare qualche prova generale di unità in vista delle Politiche, in chiave anti Renzi e anti Grillo.

Foto Ansa

 

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02 Novembre 2017, 05:59

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