Betaland, sfida stellare a Milano | Di Carlo: "Non partiamo già battuti" - Live Sicilia

Betaland, sfida stellare a Milano | Di Carlo: “Non partiamo già battuti”

Nel giorno della presentazione di Ivanovic, Capo pensa al match con l'Olimpia: le parole del coach.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Riparte il massimo campionato di basket, dopo una settimana in cui le magnifiche sedici hanno potuto ricaricare le batterie. E la Betaland Capo d’Orlando è una delle squadre che ha giovato di più di questa sosta. In primis perchè ha potuto stare lontano dalle condizioni meteo estreme che ci sono state in Sicilia in questi giorni, andando ad allenarsi in quel di Malta. E poi perchè ha potuto riallungare le rotazioni nel reparto degli esterni, con l’ingaggio del playmaker montenegrino Nikola Ivanovic. “Nikola è un giocatore giovane – ha dichiarato il direttore sportivo Sindoni – , ma di grande esperienza europea, un giocatore in ascesa, l’anno scorso è stato il miglior playmaker della lega adriatica con 14 punti di media a gara, è un campionato che consideriamo fondamentale. Giocava 22 di media all’AEK, ha perso solo 3 partite nel campionato greco, è un giocatore che in quest’estate non avremmo potuto considerare. Le sue qualità hanno messo subito d’accordo tutti nello staff tecnico. È un agonista, gioca con cuore e ha mentalità, è un giocatore duro, che incarna i valori di questa squadra. Con Nikola sostituiamo un playmaker che aveva anche grandi doti realizzative, proprio per questo siamo stati attenti al tipo di giocatore da scegliere”.

E il nuovo playmaker dell’Orlandina Basket, che ha scelto il numero 20 per le prossime quindici giornate di campionato oltre alle sfide della Final Eight di coppa Italia, ha fatto capire che l’accoglienza nel club del presidente Sindoni e nello spogliatoio paladino ha ripagato l’approdo in Sicilia: “Non avevo molte informazioni delle varie situazioni qui, sapevo che la squadra stava giocando molto bene quest’anno e avevo sentito cose molto positive. Tutti sono stati molto carini sin da subito con me, il coach mi ha spiegato tutto quello che mi serviva sapere. Penso di poter affermare di poter dare un grande contributo alla squadra, è questa la mia intenzione”.

Poi la parola è passata a Gennaro Di Carlo. Anche per lui è stata una settimana importante, dopo il rinnovo del contratto fino al 2019. Un grande attestato di stima che il coach campano vuole continuare a ripagare con i risultati sul parquet: “Sono straordinariamente contento di aver rinnovato il contratto, stiamo costruendo qualcosa d’importante. Mi sento ancora più responsabilizzato. Farò ancora di più di quanto fatto fino ad ora per ripagare la fiducia che società e tifosi hanno riposto in me. Iniziando il girone di ritorno con un quinto posto conquistato e la qualificazione alla Final Eight. Nel girone di ritorno avremo però meno partite in casa di quelle giocate all’andata e mi piacerebbe anche che per 2-3 settimane questo gruppo lavorasse al completo per poter vedere il vero potenziale di questa squadra. Bisognerà lottare ancora di più della prima parte del campionato perché abbiamo partite più difficili”.

La sfida contro Milano è sempre molto stimolante, soprattutto quando la formazione di Repesa ha dimostrato di avere delle difficoltà. Di Carlo non vuole che l’Orlandina sia vittima di turno, anche per dimostrare di valere il quinto posto in classifica: “Bisognerà dimostrare che l’Orlandina non è un fenomeno casuale o sporadico, mi piacerebbe che lottassimo per rimanere tra le prime otto e raggiungere i playoff. Abbiamo 15 gare belle ed affascinanti, mi piacerebbe vivere qualche settimana con meno difficoltà. I giocatori hanno grande voglia, continuano a crescere e a migliorare, questo mi porta a pensare che possiamo continuare a fare bene e magari anche raggiungere i playoff. Mi sembra che sottostimare il valore di questo gruppo sia non corretto e riduttivo. Il girone di ritorno inizierà con una gara difficile come Milano, noi andremo a fare la nostra partita, la nostra migliore partita possibile. Sulla carta forse abbiamo poche possibilità di vincere, ma io domenica a Milano non voglio andare a fare l’agnello sacrificale. So che giocheremo contro un grande club, un grande roster, un grande allenatore, giochiamo in un posto grandioso, in cui entra tutto il paese di Capo d’Orlando, quello che succederà lo vedremo sul campo”.


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