Ed ecco che arriva la speranza a ridarci un sorriso. Biagio Conte sta meglio, reagisce bene alle cure, ha ripreso a mangiare e, nei prossimi giorni, se le cose continuano così, potrebbe essere dimesso dall’ospedale. La battaglia contro il tumore al colon è appena cominciata – è giusto ricordarlo – e sarà lunga e difficile. Ma, adesso, l’umore dei medici e degli infermieri sembra più sollevato: è come se si fosse aperto uno spiraglio che porta un po’ di luce, in un cammino cupo. Ecco perché il percorso terapeutico potrebbe prevedere un ritorno a casa, a breve, già nei prossimi giorni.
I ragazzi della Missione ‘Speranza e carità’ sono raggianti. Per domenica, in caso di rientro, stanno organizzando una festa. Gli alloggi che ospitano il missionario laico dovranno essere modificati, perché bisognerà comunque assistere una persona, ancora debilitata, che sta combattendo contro un nemico estremamente insidioso. Ma questa che racconta un miglioramento è la prima buona notizia che arriva dopo giorni votati alla tristezza.
Tante persone stanno pregando. Tante persone sono vicine con il pensiero all’uomo con il saio. Ne constatiamo la presenza, dalle telefonate che riceviamo, dai messaggi social, da chi ci ferma per strada e chiede: come sta Fratel Biagio? Ecco perché siamo davanti a un passaggio che permette un respiro migliore degli altri.
La strada è lunga. La terapia dovrà essere valutata nel corso del tempo. L’allarme sulle condizioni di salute del missionario laico è tutt’altro che cessato. Ma la speranza e il sorriso sono inevitabili, come il dolore, perché seguono lo sviluppo di ogni storia. Ed è bello che adesso siano tornati nel cuore di tutti. (Roberto Puglisi)
