Biglietto unico Trenitalia-Amat| Arriva l'annuncio: "Ok nel 2020" - Live Sicilia

Biglietto unico Trenitalia-Amat| Arriva l’annuncio: “Ok nel 2020”

E sulla vicenda delle palazzine di vicolo Bernava l'assessore Falcone anticipa: "Una nuova gara"

PALERMO – Il biglietto unico integrato Trenitalia-Amat “nel 2020” e lo scioglimento del ‘nodo’ di vicolo Bernava che consentirà di aggiungere un tassello fondamentale al tracciato del passante ferroviario. Queste le due novità che riguardano il trasposto pubblico a Palermo annunciate nel corso di una conferenza stampa convocata da Trenitalia per illustrare i dati sul trasporto passeggeri in Sicilia. A fissare la data sul biglietto unico integrato per chi decide di puntare sul trasporto pubblico nel capoluogo, composto da treno, tram e autobus, è stato l’ad di Trenitalia, Orazio Iacono: “Un obiettivo che si potrà raggiungere nel 2020 – ha raccontato ai giornalisti presenti alla stazione centrale di Palermo -. Abbiamo avviato delle interlocuzioni con Amat”. Annuncio che piace all’assessore alla Mobilità Urbana del Comune, Giusto Catania, il quale, però, alla Dire osserva: “Fino a questo momento le difficoltà maggiori sul fronte del biglietto unico sono arrivate dal contratto di servizio tra la Regione Siciliana e l’azienda. Comune e Amat sono da sempre disponibili”.

La data del 2020 sarà decisiva anche per la velocizzazione dei tempi di percorrenza dei treni tra la stazione centrale di Palermo e l’aeroporto: “Entro quella data si realizzeranno le condizioni per una velocizzazione del collegamento – ha evidenziato Iacono -, l’obiettivo è quello di arrivare sotto ai 35 minuti di percorrenza, sulla scorta di quanto avviene a Roma per la tratta Fiumicino-centro città”. Un obiettivo ribadito anche dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone: “Gli attuali tempi di percorrenza di 55 minuti tra Palermo e l’aeroporto non ci soddisfano – le sue parole -. Con Trenitalia, che si è impegnata su questo fronte, e Rfi c’è grande sintonia. Vogliamo giungere a questo risultato”.

Da Falcone, inoltre, sono arrivate novità sulla vicenda di vicolo Bernava, dove la realizzazione di una galleria di circa sessanta metri del Passante è impedita dallo stop ai lavori di abbattimento di cinque palazzine danneggiate dai cantieri dell’opera. Dopo l’addio del consorzio Sis, infatti, Rfi ha bandito una gara d’appalto andata deserta “ma nei prossimi giorni ci sarà un nuovo bando – ha annunciato Falcone -. I lavori inizieranno a dicembre e si concluderanno nel febbraio del 2020”. I cinque fabbricati andranno demoliti perché irrimediabilmente danneggiati dagli scavi e al loro posto sorgerà una piccola area verde.

Proprio in questo punto ha rischiato di arenarsi il passante ferroviario, un gigante costato un miliardo di euro e oggi completato al 95%, cioè fino a quando la Sis non ha deciso di gettare la spugna avendo chiesto, invano, 100 milioni di euro di extra che però le Ferrovie non hanno voluto riconoscere. Costi aggiuntivi dovuti anche al fiume d’acqua sotterraneo che ha continuato ad allagare la galleria all’altezza di vicolo Bernava rallentando i lavori dal 2012: meno di 60 metri di fango e acqua impossibili da fermare senza compromettere la stabilità degli edifici. Le Ferrovie alla fine hanno deciso di bypassare il problema acquistando le case da abbattere.


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