Mafia, blitz Apocalisse| Uno scarcerato e un dissequestro

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14 Luglio 2014, 11:04

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PALERMO – Una scarcerazione e un dissequestro nell’ambito del blitz antimafia Apocalisse. Su decisione del Tribunale del Riesame lascia il carcere Leonardo Clemente. Difeso dall’avvocato Tommaso De Lisi, era accusato di tentata estorsione.

L’azienda edile dissequestrata è la ditta individuale Salvatore Mineo. Ad ottenere il provvedimento sono stati gli avvocati Giulia Clementi e Stefano Cultrera. Secondo l’ipotesi accusatoria, che non ha retto al vaglio del Riesame, i fratelli Agostino e Filippo Matassa, considerati esponenti di vertice della famiglia mafiosa del quartiere Acquasanta, avrebbero trasferito la titolarità dell’azienda a Mineo, onde evitare che finisse sotto la scure delle misure di prevenzione antimafia. I legali hanno dimostrato che non ci sarebbe alcun collegamento fra i Matassa e Mineo.

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Clemente, invece, è indagato nella vicenda della richiesta estorsiva ai danni della Ingross Carni, di cui lo stesso Clemente era dipendente. Ad un certo punto non solo si sarebbe licenziato, ma avrebbe contribuito a spogliare l’azienda dei clienti per farli acquisire alla ditta concorrente di Girolamo Taormina, arrestato nel blitz. Un ruolo che, però, il difensore ha contestato e il Riesame gli ha dato ragione.

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14 Luglio 2014, 11:04

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