Blitz Colomba, quadro accusatorio |confermato dal Tribunale del Riesame

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15 Febbraio 2014, 10:50

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CATANIA –  Quattro milioni di euro all’anno. Nel corso della conferenza stampa gli investigatori della Squadra Mobile e gli inquirenti avevano stimato in questa cifra a sei zeri i proventi della piazza di spaccio di via Colomba a San Cristoforo gestita da un organizzazione verticistica azzerata durante un blitz della polizia che incastrò 48 persone. Si sono svolte quattro udienze davanti a due collegi del Tribunale della Libertà di Catania, uno presieduto dal Giudice Gabriella Larato e l’altro da Maria Grazia Vagliasindi.

Giuseppe Di Mauro

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Luigi Nicolosi

Per i 48 indagati è stato confermato interamente il quadro accusatorio della Procura di Catania per i reati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi e ricettazione. Le telecamere piazzate dalla Squadra Mobile non lasciavano adito a dubbi sull’attività posta in essere nello stretto corridoio stradale di San Cristoforo trasformato in un supermarket della marijuana. I giudici del Riesame pur confermando il quadro indiziario per due degli indagati, Giuseppe Di Mauro, 28 anni e Luigi Nicolosi, 34 anni, hanno disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella agli arresti domiciliari. Nell’ordinanza è stato rigettato il sequestro di uno scooter a cui erano stati posti i sigilli dalla procura insieme ad altre moto, beni mobili e soldi contanti. Nella retata furono trovate anche due social card intestate tra gli altri a Giovanni Crisafulli, ritenuto uno dei leader del gruppo di spaccio.

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15 Febbraio 2014, 10:50

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