Blitz criminale in una ditta | Carabinieri arrestano tre persone

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29 Settembre 2013, 12:59

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Domenica Salvatore Consolo

Sebastiano Nauta

CATANIA. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale e della Stazione Playa, grazie ad una segnalazione pervenuta al 112, sono intervenuti presso la ditta COESI spa, che produce materiale edile e che si trova in via Maserati (Zona Industriale – blocco Palma 1). Al suo interno, sono stati sorpresi tre malfattori intenti ad appropriarsi di materiale ferroso e di vari strumenti utilizzati per la lavorazione edile, custoditi all’interno dell’area interessata. Il modus operandi adoperato per mettere a segno il furto è stato calcolato nei minimi dettagli. I tre sono giunti muniti di autocarro con gru, di utensili per la lavorazione di metalli, di bombole di gas e cannello a punta: tutto l’occorrente, insomma, per lavorare, asportare e trasportare “ferro”. I militari operanti, con un intervento tempestivo coordinato dalla Centrale Operativa, sono riusciti subito a bloccare i tre colpevoli e recuperare tutta la refurtiva, accompagnando i tre in caserma e procedendo al loro deferimento per il tentato furto aggravato in concorso.

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I carabinieri, insospettiti da quanto accaduto e dalla facilità con la quale i malfattori avevano operato indisturbati all’interno dell’azienda, hanno deciso di convocare immediatamente l’addetto alla vigilanza esterna della struttura.Le dichiarazioni rese da quest’ultimo hanno permesso di addivenire ad importanti risvolti in ordine alle responsabilità penali a carico dei fermati, protagonisti il 12 settembre di violente minacce proprio nei confronti del custode costretto a consegnare in quella circostanza le chiavi dell’ingresso della COESI, in modo da poter lavorare comodamente all’interno dell’area. Al termine dell’attività investigativa, i tre pluripregiudicati sono stati accusati del grave reato di estorsione e, su disposizione del Magistrato di turno della locale Procura, sono stati accompagnati al carcere di Piazza Lanza in attesa di essere sottoposti a interrogatorio di garanzia. 

Giuseppe Roberto Pantò

 

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29 Settembre 2013, 12:59

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