10 Marzo 2022, 11:02
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Batosta per il clan Laudani. Alcuni nomi storici della famiglia mafiosa sono entrati in carcere. Dopo la sentenza della Cassazione, come raccontato da LiveSicilia, sono arrivati gli ordini di carcerazione per gli anni da scontare. Alcuni si sono costituiti dopo il verdetto della Suprema Corte e non hanno nemmeno aspettato il provvedimento della Pg di Catania. Nei giorni scorsi, su delega della procura generale di Catania, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale, unitamente ai colleghi delle Compagnie di Gravina di Catania, Giarre e Acireale, hanno dato esecuzione a 14 ordini di carcerazione emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della citata Procura Generale nell’ambito dell’operazione Vicerè.
I provvedimenti, divenuti definitivi per l’avvenuto pronunciamento della Corte di Cassazione, hanno determinato la carcerazione dei condannati per l’espiazione della pena rimasta. Filippo Anastasi, 41 anni, espierà la pena di dieci anni e otto mesi di reclusione per associazione a delinquere di tipo mafioso e plurime estorsioni aggravate. Per gli stessi reati, Alberto Gianmarco Angelo Caruso, 41 anni, espierà quattro anni, cinque mesi e 26 giorni.
Giuseppe D’Agata, 45 anni, espierà sette anni e quattro mesi per associazione a delinquere di tipo mafioso aggravata. Salvatore Di Mauro, 35 anni, quattro anni, quattro mesi e 18 giorni per associazione mafiosa ed estorsione aggravate. Giuseppe Fichera, 56 anni, dieci anni per mafia. Stesso reato per Antonio Fosco (40 anni, sette anni e quattro mesi), Giovanni Giuffrida (79 anni, un anno, 11 mesi e 24 giorni), Concetto Laudani (50 anni, un anno, 11 mesi e 29 giorni), Daniele Mangiagli (35 anni, sei anni di reclusione), Francesco Antonino Pistone (59 anni, 12 anni di reclusione), Omar Scaravilli (41 anni, quattro anni e dieci mesi da espiare), Maria Scuderi (61 anni, due anni), Salvatore Sorbello (63 anni, due anni ancora da espiare), Antonino Ventura (42 anni, un anno, 11 mesi e 12 giorni da espiare).
L’operazione Vicerè riguardava il clan Laudani: con i suoi 109 indagati, il blitz era stato eseguito a febbraio 2016 dal Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Catania. Gli indagati erano ritenuti responsabili a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, detenzione e traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi e altri reati. Gli arrestati sono stati portati nelle carceri di Bicocca, Augusta, Caltanissetta, Siracusa e Agrigento.
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10 Marzo 2022, 11:02