Boato all’Isab di Priolo |Panico anche a Siracusa

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26 Febbraio 2014, 19:02

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SIRACUSA – Un incendio è divampato questa sera, poco dopo le 18, nell’impianto power former della raffineria Isab Sud, azienda adesso interamente controllata dal gruppo russo Lukoil, nella zona industriale di Priolo. Secondo le prime indicazioni, rese note da fonti aziendali, non si segnalano feriti. L’incendio, che secondo alcuni testimoni sarebbe stato preceduto da un “botto”, ha interessato una parte dell’impianto destinato alla lavorazione delle benzine. Sul posto sono subito intervenute le squadre di pronto intervento dei vigili del fuoco aziendali e quindi quelle del comando provincia di Siracusa. Attualmente sono in corso le operazioni di completamento dello spegnimento e di messa in sicurezza. L’impianto nel quale si è verificato l’incendio è stato fermato.

Tanta paura, comunque, nella cittadina siracusana, dove si è temuto in un primo momento persino una scossa di terremoto. Fiamme molto alte, il boato si è sentito nitidamente anche a Siracusa. Immediate le telefonate al centralino di vigili del fuoco e della polizia. Da Siracusa visibile una vistosa fiamma da una candela e una densa colonna di fumo. L’incendio è stato circoscritto attorno le 18.30. L’intervento è comunque ancora in corso. Da un primo controllo non risulta che siano state liberate nell’aria sostanze tossiche.  Ma il timore della popolazione rimane. Sul posto si è recato anche il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, per verificare la situazione.

Su facebook circolano già le prime immagini dell’incidente. Eccole:

“L’impianto è collocato all’interno del Petrolchimico di Priolo rispetto al quale, come Verdi, abbiamo già presentato un esposto alla magistratura in merito alla qualità dell’aria”. Lo dichiarano il leader nazionale dei Verdi Angelo Bonelli e Giuseppe Patti, responsabile dei Verdi di Siracusa. “Chiediamo al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Siciliana di fornire immediatamente informazioni ai cittadini su quello che sta accadendo perché i video che arrivano da Priolo sono francamente impressionanti. Il fatto che tutto questo avvenga in una delle bombe ecologiche italiane moltiplica in modo esponenziale le preoccupazioni per la salute dei cittadini che vivono in quel territorio”.

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26 Febbraio 2014, 19:02

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