07 Aprile 2014, 15:03
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CATANIA- Sono stati assolti quasi tutti nel processo per il buco di bilancio del Comune di Catania tranne l’ex ragioniere generale Vincenzo Castorina, condannato a 1anno e 8 mesi con l’accusa di falso e al pagamento di 1.500 euro alle parti civili. Il giudice di seconda istanza non ha confermato la sentenza di condanna di primo grado. Nel 2011 il giudice Alfredo Cavallaro aveva condannato per il reato di falso a 2 anni e 9 mesi l’ex ragioniere Vincenzo Castorina e gli ex assessori Francesco Caruso, Giuseppe Arena, Santo Li Gresti, Giuseppe Maimone, Giuseppe Siciliano e Gianni Vasta. Gli assessori della seconda giunta Scapagnini Filippo Drago, Stefania Gulino, Mimmo Rotella, Salvatore Santamaria, Nino Strano, Mario De Felice e Giuseppe Zappalà erano stati condannati a 2 anni e 3 mesi di carcere. Per tutti era stata stabilita anche l’interdizione dai pubblici uffici per una durata pari alla pena.
Il procedimento era scaturito dalle osservazioni sul bilancio consuntivo del 2003 formulate dai revisori dei conti. Un bilancio contestato anche dalla Corte dei Conti per il quale l’ex sindaco Scapagnini e gli assessori erano stati accusati di aver inserito entrate non esigibili per fare quadrare i conti, “occultare il disavanzo” ed evitare così, oltre al dissesto finanziario, la decadenza e l’incompatibilità come amministratori.
Nel 2004 e nel 2005 erano stati previsti introiti di decine di milioni di euro che dovevano provenire dalla transazione che il Comune aveva stipulato con la società Catania Risorse, alla quale aveva venduto palazzi comunali e beni pubblici. Catania Risorse era partecipata al 100% dallo stesso Comune e i soldi di questa transazione non sono mai arrivati. Finanzia creativa, ma utile ad evitare di dichiarare il dissesto, celebrando la campagna elettorale del 2005 sotto i riflettori della stampa a testa alta.
Il buco di bilancio è stato poi colmato con il finanziamento di 140milioni di euro concesso dal governo Berlusconi a valere sui fondi Fas. Un finanziamento che provava come le entrate precedenti non fossero state idonee a coprire il bilancio e quindi evitare un dissesto che andava dichiarato.
Per la magistratura, però, i politici non hanno commesso reato approvando gli atti predisposti dal ragioniere generale Vincenzo Castorina, unico responsabile.
LE REAZIONI. Gli assessori ed consiglieri comunali della maggioranza di governo del Comune di Aci Castello, insieme alle liste elettorali Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Il pasese che vogliamo, Movimento Civico, Progetto Aci Castello e Grande Aci Castello, esprimono viva soddisfazione per l’assoluzione ottenuta dal sindaco Filippo Drago al termine del processo sul conto consuntivo del Comune di Catania, in cui ai tempi ricopriva la carica di assessore ai Lavori pubblici.
“Finalmente giustizia è stata fatta, poichè abbiamo sempre creduto nell’operato della magistratura affinchè venisse fatta piena luce sulla vicenda al fine di stabilire la verità dei fatti. In questi anni il nostro sostegno all’amico e sindaco Filippo Drago non è mai mancato e, adesso, è ancora più forte e convinto per proseguire con sempre maggiore impegno e passione il programma di sviluppo e crescita per la nostra comunità, lasciandoci ormai alle spalle il triste e devastante passato che l’ha massacrata prima della nostra opera di rinascita e risanamento, per non tornare più indietro.
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07 Aprile 2014, 15:03