Budan: “Resto e rilancio|Sannino aprirà un ciclo”

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30 Maggio 2012, 18:53

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Ha contribuito con i suoi sette gol alla salvezza del Palermo. Nessuno se lo aspettava, o forse, nessuno lo aspettava. Eppure Igor Budan ha dimostrato di essere ancora un attaccante di razza, uno che lavora a fari spenti, che fa salire la squadra, che collabora alla fase difensiva e in più fa anche gol. Fuori dal campo, è un gioiello. Disponibile con tutti, mai una parola di troppo, una lamentela, una polemica. Livesicilia lo contatta a poche ore dalla sua partenza per una vacanza negli States.

Partiamo proprio dalla sua possibile conferma nel Palermo della prossima stagione?

“Credo di poter far parte del Palermo anche l’anno prossimo. Tra l’altro vi posso raccontare che ho parlato con Zamparini prima dell’ultima gara di campionato a Genova e lui mi ha rassicurato in questo senso”.

E cosa le ha detto?

“Era la mattina della partita ed eravamo in ritiro a Genova, il presidente mi ha chiamato, mi ha fatto i complimenti e mi ha chiesto se mi faveca piacere continuare con il Palermo per un’altra stagione. Un altro anno di calcio e poi mi ha anche offerto un ruolo da dirigente. Sono stato lusingato dalla proposta di Zamparini, per me è un orgoglio, però credo di poter giocare ancora due, tre anni. Quest’anno ho dimostrato di saperci ancora fare”.

Zamparini per lei è come un secondo padre?

“Ha dimostrato una grande riconoscenza nei miei confronti, sì, possiamo dire di sì. Zamparini è una persona che non dimenticherò mai, ha creduto in me e continua a farlo. Non potrei mai tradirlo, gli voglio davvero bene, tra noi c’è un rapporto speciale”.

Passiamo al suo periodo più buio, quando eri fuori rosa con Mangia?

“Credo che ognuno di noi possa sbagliare. Sbaglio io, ha sbagliato lui, sbagliano tutti. Ho letto che ha ammesso di avere sbagliato, e questo gli fa onore. Un grande gesto il suo. Non riuscivo però a capire perché non giocavo. Tra di me dicevo che non ero finito e magari meritavo una chance. Le cose sono cambiate con Mutti. Non porto rancore verso nessuno. Nel calcio può succedere, mi sono preso comunque una bella soddisfazione nel segnare e nel dare il mio contributo alla squadra”.

Siamo d’accordo se definiamo quello appena concluso il peggior anno dal ritorno del Palermo in serie A?

“Assolutamente si. Anche se alla fine ci siamo salvati. Spesso questi percorsi negativi finiscono male, come è successo alla Sampdoria l’anno scorso. A noi, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, è andata bene”.

Adesso si cambia, si volta pagina. C’è Sannino, che Palermo sta nascendo?

“Il Palermo sta ancora cambiando, anche se rispetto all’anno scorso non si sente parlare tanto di uscite. Credo che l’errore più grosso dello scorso campionato sia stato quello di cambiare tanto. Quando si cambia molto, si rimane spiazzati. Con Sannino spero che inizi un ciclo, un progetto nuovo”.

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E’ l’allenatore giusto?

“Questo non lo so. Zamparini ha ammesso di avere sbagliato alcune scelte dettate dall’impulsività, un grande gesto il suo. Probabilmente dopo tanti anni nel calcio, anche lui ha capito che ci sono situazioni in cui sarebbe più opportuno fare scelte basate sulla continuità. Ma nel calcio sono determinanti i risultati e se non arrivano quelli, in tutti i club del mondo, la posizione del tecnico è quella più delicata. Di Sannino ne parlano tutti bene. Lavora tanto, ha fatto bene al Siena, credo che sia un allenatore molto capace”.

Sa che Sannino ha parlato bene di te?

“E di questo lo ringrazio, spero di costruire un buon rapporto con il nuovo tecnico con cui non vedo l’ora di iniziare a lavorare”.

Facendo qualche passo indietro, pensa ancora al gol sbagliato contro la Sampdoria?

“Non tanto. Può succedere, ma voglio dimenticare. Apparentemente sembrava un gol facile che ci avrebbe permesso di andare in Champions. Ma in quella partita il pallone pesava davvero tanto, era una gara davvero da alta tensione. Magari un giorno mi riscatterò e segnerò un gol importante quanto quello. Chissà, il calcio è bello per questo, non smetti mai di sognare”.

A Palermo come si trova?

“Benissimo. Sia io che la mia famiglia. I palermitani sono fantastici, ti fanno sentire a casa. La città è molto bella. Proprio per questo, se avessi la possibilità di cambiare, ci penserei mille volte, perché a Palermo sto davvero da Dio”.

Ci sarà, però, qualcosa che vorrebbe cambiare…

“Forse migliorerei le infrastrutture. C’è poco spazio per i bambini e per i ragazzi. Il mare è bellissimo, a Palermo ci sono posti straordinari. Farei diventare Palermo come Los Angeles dando tanto spazio al turismo. Ovviamente non mi candido per un ruolo politico, ma mi piacerebbe vederla così”.

Cosa vuole dire ai tifosi palermitani?

“Di essere fiduciosi. La società farà di tutto per far tornare il Palermo ad alti livelli. Io ci credo. Un saluto anche a tutti i lettori di LiveSicilia. Fra qualche ora sarà in vacanza, ma mi terrò aggiornato su tutto. Quando tornerò sarà già tempo di rimettersi a correre verso nuove sfide”.

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30 Maggio 2012, 18:53

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