Burocrazia comunale in subbuglio| Dirigenti in stato di agitazione

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13 Novembre 2018, 19:04

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PALERMO – Sicurezza, contrattazione integrativa, costituzione di parte civile: i dirigenti del comune di Palermo dichiarano lo stato di agitazione e puntano il dito contro l’amministrazione Orlando. L’iniziativa, per molti versi sorprendente, è stata annunciata dai sindacati Csa, Uil, Cgil e dal Direl, la sigla che rappresenta i burocrati degli enti locali, e la dice lunga sullo stato di tensione che si respira dalle parti di Palazzo delle Aquile.

I dirigenti lamentano la mancanza del contratto integrativo decentrato, i problemi legati alla sicurezza sui posti di lavoro, la non definizione delle valutazioni dal 2015 al 2018 ma soprattutto la scelta del Comune di costituirsi, sempre e comunque, parte civile nei processi contro i dirigenti. L’amministrazione si era anche impegnata a diramare una circolare che imponesse di valutare, nel merito, l’eventuale costituzione, di cui però a oggi non c’è traccia. “Le organizzazioni sindacali – si legge nella nota – constatano che nulla è stato fatto e non si riesce a intravedere alcuna soluzione”. Da qui lo stato di agitazione e la richiesta di un incontro urgente.

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La situazione però rischia di degenerare: i dirigenti comunali, infatti, sono chiamati spesso e volentieri a colmare i vuoti in pianta organica, specie negli uffici tecnici, o a presenziare ai lavori della giunta o del consiglio. Una disponibilità che, con lo stato di agitazione, in alcuni casi potrebbe venire meno, con buona pace del Comune.

 

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13 Novembre 2018, 19:04

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