Cadavere nel relitto, i familiari |riconoscono collana e scarpe

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11 Ottobre 2013, 17:47

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CATANIA – Si fa sempre più concreta la possibilità che sia di Maria Grazia Tricarichi, la donna 50enne dispersa nel naufragio della nave Concordia il 13 gennaio 2012, la salma recuperata qualche giorno fa all’interno del relitto, sul ponte 3 della Costa Concordia. Un primo esame effettuato dalla polizia scientifica sui resti, ha evidenziato come la vittima indossasse scarpe numero 38 di foggia femminile, oltre che una collana di metallo con ciondolo, entrambi elementi riconosciuti da Elio Vincenzi e dalla figlia Stefania come appartenenti a Maria Grazia Tricarichi. Il riconoscimento è avvenuto in Questura a Catania alla presenza di un funzionario della Costa Crociere, attraverso alcune foto.

Stefania Vincenzi, anche lei a bordo della Costa Concordia con il fidanzato, ha riconosciuto la catenina, regalata alla madre dall’amica Maria Luisa Virzì, il cui corpo è stato trovato due settimane dopo il naufragio. Il gioiello era un regalo per il compleanno della Trecarichi che proprio la notte della tragedia compiva 50 anni. Ci sarebbero poi altri elementi che hanno indotto il Tribunale a chiedere l’autopsia per cercare di accertare anche l’epoca, le modalità e le cause del decesso. “Sono frastornato – ha detto Elio Vincenzi – così come mia figlia. Due anni sono stati lunghi – ha concluso – e siamo ancora in attesa di poter dare una degna sepoltura a mia moglie”.

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11 Ottobre 2013, 17:47

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