Calano la fiducia | e i consumi dei siciliani

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25 Ottobre 2013, 10:51

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PALERMO – A ottobre l’indice di fiducia dei consumatori si attesta a livello nazionale a 97,3, in discesa dai 100,8 punti di settembre. I dati relativi alla Sicilia parlano di un calo dell’indice da 96,6 a 94,1. Il dato sui consumi, previsti a livello nazionale in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente, per la nostra regione vede un calo dello 0,4%.

Il peggioramento è diffuso a tutte le componenti, ma è particolarmente marcato per quella economica, che passa da 99,3 a 93,2, e per quella corrente che scende da 102,6 a 96,1. In generale, in tutto il Mezzogiorno il clima di fiducia dei consumatori registra un ribasso, con il relativo indice passa da 99,2 a 95,4. Diminuiscono tutte le componenti e si segnala un peggioramento più marcato della fiducia relativa al quadro economico, corrente e personale (i rispettivi indici passano da 98,6 a 90,0, da 99,8 a 92,9 e da 100,6 a 96,3); anche la fiducia relativa al quadro futuro risulta in peggioramento ,seppur con intensità minore rispetto alle altre componenti, con l’indice che passa da 100,2 a 97,8.

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“In Italia, più in particolare al Sud ed ancor più in particolare in Sicilia – dichiara Paola Costantini, responsabile delle attività di manutenzione e aggiornamento della Banca Dati regionale dell’Istat – il clima di fiducia è in calo a causa della lunghezza della crisi, che va avanti da oltre cinque anni, oltre che per le poco efficaci soluzioni che la politica sta trovando per risolverla. I nostri dati – continua la responsabile Istat – non fanno altro che individuare come il clima di sfiducia della gente abbia ripreso a salire, dopo quattro mesi in cui si intravedeva qualche possibilità di miglioramento che, evidentemente, la presentazione di una manovra finanziaria poco incisiva non ha contribuito a mantenere”.

Laconico il commento di Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Sicilia. “Ci apparivano strani i dati che parlavano di fiducia dei consumatori in crescita, quindi ci pare normale adesso che essa cali. Lo dico perché noi riceviamo settimanalmente decine di persone che entrano a far parte delle black list come cattivi pagatori, o che sempre più ricorrono alla distribuzione discount e non ai supermercati, o che addirittura rinunciano a visite mediche specialistiche o odontoiatriche perché temono che quei soldi potrebbero servire per altre incombenze. La fiducia, secondo la nostra esperienza, è ai minimi storici e cala continuamente”.

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25 Ottobre 2013, 10:51

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