ROMA – Roberto Calderoli porge le sue scuse al ministro Cécile Kyenge: le sue sono “Dichiarazioni che non ho difficoltà a definire sbagliate e offensive e che per le quali il presidente Napolitano si è indignato. E anche con lui mi scuso”. Le parole del vicepresidente del Senato arrivano durante un intervento in Aula sul caso Kyenge.
“Sono un vicepresidente di opposizione. Avrei dovuto rispondere solo a chi mi ha votato” ma “sarei stato pronto a dimettermi”, ha assicurato Calderoli “se ci fosse stata una altissima maggioranza dei capigruppo ma così non è stato”. Poi passa all’azione: “Al ministro invierò un mazzo di rose”.
“Assicuro sul mio onore che mai più attaccherò l’avversario politico con parole offensive. Ma non farò mai sconti ad un governo che quasi incoraggia l’arrivo dei clandestini e che consegna nelle mani del suo persecutore una donna con sua figlia”, ha proseguito poi il vicepresidente del Senato.
E intanto il segretario della Lega Nord ha da ridire: “Altro che tutto rientrato! La scivolata è solo quella di un leader che non riesce a far dimettere Calderoli da vicepresidente del Senato”. Roberto Maroni parlando con giornalisti a margine di un appuntamento a Milano attacca Enrico Letta ma assicura che la vicenda Kyenge-Calderoli “è chiusa per me, lo ho già detto ieri”.
