“Non calunniò i pm” | Assolto Nicola Grauso

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23 Ottobre 2014, 19:07

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PALERMO – Ci sono voluti quasi vent’anni di indagini e quindici di processo. Alla fine il dibattimento sul sequestro di Silvia Melis si chiude con un nulla di fatto. È caduta anche l’ultima ipotesi di calunnia contestata all’editore Nicola Grauso.

Secondo l’impostazione della Procura, che non ha retto al vaglio dei giudici d’appello, il padre della ragazza sequestrata sarebbe stato costretto a scrivere una falsa lettera liberatoria nella quale si sosteneva che i magistrati di Cagliari avessero autorizzato il pagamento del riscatto. Da qui l’accusa di calunnia contestata a Grauso nei confronti dei magistrati Carlo Piana e Mauro Mura. C’è da dire che Grauso, a differenza di altri imputati, ha rinunciato alla prescrizione decisa in primo grado. Tramite il suo legale, l’avvocato Mario Bellavista, aveva chiesto un’assoluzione nel merito.

In primo grado era già caduta l’accusa principale e cioè che Grauso avesse estorto alla famiglia Melis il miliardo sborsato per il riscatto della ragazza. Quindici anni dopo l’inizio del processo si può concludere che non ci fu né estorsione né piano per calunniare i magistrati.

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23 Ottobre 2014, 19:07

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