23 Ottobre 2013, 18:15
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PALERMO – Omicidio volontario. Con l’aggravante della premeditazione. Il fascicolo sulla morte di Mario Biondo non è più iscritto senza notizia di reato. L’ipotesi c’è ed è di quelle per le quali si rischia una condanna all’ergastolo.
Secondo la Procura di Palermo, il cameraman palermitano, che si era trasferito in Spagna, sarebbe stato ammazzato. E per trovare conferme il prossimo 16 dicembre la salma sarà riesumata. Toccherà al medico legale Paolo Procaccianti accertare “la causa del decesso, i mezzi che l’hanno prodotto al fine di procedere alla indivuiduazione di tutte le tracce e gli elementi finalizzati a verificare che la morte non sia derivata da una condotta di suicidio ma sia stata cagionata volontariamente da parte di soggetti terzi”. Così si legge nell’atto con cui il procuratore Francesco Messineo, l’aggiunto Maurizio Scalia e il sostituto Calogero Ferrara hanno disposto la riesumazione del cadavere sepolto a Palermo.
Oggi più che mai non convince l’ipotesi del suicidio con cui l’autorità giudiziaria di Madrid ha chiuso il caso. All’ispezione cadaverica saranno presenti i parenti di Mario Bondo: padre, madre, un fratello e una sorella che non hanno mai creduto al suicidio e si sono affidati all’avvocato Toni Palazzotto per gridarlo con forza. Tra le parti offese figura anche la moglie, Raquel Sanchez Silva. Inevitabile, però, che si scaverà anche e non solo nella vita della famosa conduttrice televisiva per trovare le risposte investigative.
Il giovane cameraman palermitano è deceduto cinque mesi fa. I carabinieri del Reparto territoriale del comando provinciale di Palermo hanno raccolto la denuncia dei familiari della vittima. Da qui l’apertura dell’inchiesta a Palermo che al momento resta a carico di ignoti, ma con un’ipotesi di reato inquietante.
Biondo viene trovato senza vita il 30 maggio in un bell’appartamento della capitale spagnola. La moglie, Raquel Sanchez Ilva, famosa conduttrice televisiva spagnola, cerca di contattarlo, senza successo, al telefono. E chiede alla domestica di andare a controllare in casa. La colf trova Mario impiccato in salone. Ha una pashmina di seta legata al collo e fissata ad una libreria. Nei familiari nascondo i primi dubbi. Mario è in piedi, con le ginocchia leggermente piegate. Non è la tipica posizione di un morto suicida. E poi, perché mai avrebbe dovuto togliersi la vita nel momento in cui la stessa gli stava riservando gratificazione professionale e personale.
Mario Biondo aveva lavorato come cameraman per l’Isola dei famosi, prima in Italia e poi per la versione spagnola del reality show. Durante le riprese in Honduras aveva conosciuto Raquel, sposata pochi mesi dopo a Taormina. Prima di morire la grande notizia: gli era stata affidata la regia di un programma per Telecinco. Era al settimo cielo e voleva condividere la gioia con i familiari che avevano già acquistato i biglietti per volare in Spagna a luglio scorso.
La notte del decesso Mario aveva chattato con i fratelli fino alle 24, 06. La morte viene collocata intorno alle 4 del mattino. “Qualcuno in quella casa ha fatto del male a Mario”, continua a ripetere il padre Giuseppe.
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23 Ottobre 2013, 18:15