13 Marzo 2022, 13:42
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CATANIA – Se fossimo stati allo stadio a vedere il Catania, avremmo sentito dagli altoparlanti urlare «Clamoroso al Cibali!», ma in questo caso la partita riguarda il Palazzo della Borsa quale sede della Camera di Commercio. Ed è ancora da capire se lo è della città di Catania o, ancora, del Sud Est. Il dubbio non è nostro ma emerge chiaramente dal decreto del Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) che si è espresso su un ricorso che era stato presentato alle 23 della sera precedente. L’ultimo di una serie, pressoché infinita, che costella la turbolenta vita della Camera etnea più o meno dal 2012.
L’ultima guerra nasce con l’emendamento, presentato dall’onorevole Stefania Prestigiacomo, al decreto Sostegni bis approvato a luglio 2021, con cui si azzerava la Camera del Sud Est (CT, SR, RG) accorpando Siracusa e Ragusa in una Camera a 5 con Caltanissetta, Agrigento e Trapani. Sei mesi per capire cosa e chi avrebbe dovuto fare qualcosa di concreto prima di arrivare al decreto del Mise del 19 gennaio 2022 con cui venivano nominati due commissari, Giuseppe Giuffrida per Catania e Massimo Conigliaro per la Camera a 5 e insediatisi, entrambi, il 31.01.2022, azzerando ovviamente tutti gli organi elettivi: presidente, giunta, consiglio. Da qui ovviamente i ricorsi e un processo di merito fissato al 20 settembre 2022.
Uno è stato presentato al Tar del Lazio, rigettato per incompetenza territoriale. Il secondo a Palermo, rigettato sulla sospensiva, contro il quale è stato immediatamente presentato il ricorso senza aspettare la seconda istanza. Ed eccoci a oggi, con il ricorso proposto da Riccardo Galimberti, Giosuè Catania e Sebastiano Molino contro il Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Siciliana accolto e recepito dal CGA che ha emesso il proprio parere alla velocità di un calcio di rigore.
Che sia il rigore della vittoria non è dato sapere, ancora, ma di certo il decreto del CGA 93/2022 firmato dal presidente Rosanna De Nictolis, sospendendo il decreto di nomina dei commissari firmata il 19 gennaio 2022 dal Ministro Giorgetti, e fissando al 6 aprile 2022 la discussione in camera di consiglio, ha il sapore, se non della vittoria, di sicuro di una bella batosta.
I due commissari erano stati nominati per occuparsi, ciascuno, di una delle due Camere, apparentemente, istituite con il decreto approvato a luglio 2021. Apparentemente perché, come rilevato dal decreto del CGA non si comprende “se le Camere di commercio si devono ritenere istituite ex lege” o “se devono essere istituite con provvedimento amministrativo”. La De Nictolis attuando i canoni della interpretazione letterale e logica ritiene, nel suo decreto, che “la legge non abbia istituito direttamente le nuove Camere di commercio” perché, se così fosse stato, “sarebbe priva di senso logico la norma secondo cui le Camere avrebbero dovuto essere «istituite entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto». E ancora «costituisce una inusuale inversione logica e giuridica la nomina di commissari di Camere di commercio non ancora istituite».
I concetti espressi del decreto del CGA trovano concretezza in almeno uno degli atti firmati congiuntamente dai due commissari, il n. 1 del 16.02.2022; un “atto di indirizzo finalizzato a garantire la continuità amministrativa e la rappresentatività dell’attività in capo agli Organi Camerali nelle circoscrizioni di Catania, Ragusa e Siracusa” in cui si ritiene necessario porre in essere tutti gli atti amministrativi della Camera di Commercio del Sud Est a firma congiunta pur essendo stati nominati commissari di due camere distinte. Insomma, la palla è al centro campo per una partita che non è ancora finita.
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13 Marzo 2022, 13:42