Cancellieri, Severino e Crocetta: | “Chinnici e Borsellino eroi”

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19 Gennaio 2013, 18:11

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PALERMO – E’ stato ricordato presso il Liceo Classico Giovanni Meli l’anniversario di nascita dei due magistrati Paolo Borsellino e Rocco Chinnici, alla presenza dei ministri dell’Interno Anna Maria Cancellieri e della Giustizia Paola Severino, del presidente della Regione Rosario Crocetta, del questore Nicola Zito e del prefetto Umberto Postiglione. Per l’occasione la fondazione Progetto legalità Onlus in memoria di Paolo Borsellino, la fondazione Chinnici e l’agenzia Ansa hanno presentato alla scuola i progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità promossi in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca.

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Con il coro degli studenti, a cui sono seguiti gli interventi dei presenti, è iniziata la manifestazione. “Non abbiamo ancora vinto la guerra contro la Mafia – ha affermato il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri – ma abbiamo vinto tante battaglie grazie a uomini come Rocco Chinnici e Paolo Borsellino, che sono degli eroi”. “Siamo qui per celebrare un compleanno – ha continuato la Cancellieri – sarebbe stata una giornata di festa in casa Chinnici e Borsellino, avrebbero spento le candeline con i propri nipotini. Questo non è stato possibile perché li hanno stroncati, e allora noi abbiamo il dovere di ricordarli”.
A poco più di un mese dalle elezioni politiche di febbraio, il ministro degli Interni si è espresso anche sulla questione voto ed Erasmus: “Gli studenti che si trovano all’estero per il progetto Erasmus non potranno votare perché tecnicamente è impossibile in quanto bisogna essere iscritti nelle liste elettorali dell’Airs e non è previsto per chi è fuori da meno di un anno. Ci vorrebbe una legge ad hoc che non è stata fatta”.
Scuola, pubblicazioni e laboratori teatrali con il contributo dei giovani studenti sono il filo comune che lega i progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità promossi in collaborazione con il ministero dell’Istruzione dalla fondazione Progetto legalità Onlus, dalla fondazione Chinnici e dall’agenzia Ansa. Tra gli aspetti presi in esame dal progetto della fondazione Rocco Chinnici, lo studio dei costi dell’illegalità: “Dal dopoguerra in poi – ha dichiarato Giovanni Chinnici, figlio di Rocco – abbiamo dimostrato che la criminalità è stata un freno per l’economia siciliana e cercheremo di far comprendere quanto la criminalità condizioni ogni progresso economico”. “Il nostro Paese è all’avanguardia – ha detto Gaetano Paci presidente della fondazione Progetto Legalità onlus – e creando un osservatorio sui beni confiscati, asse fondamentale nella lotta alla Mafia”.
Delle vittime della Mafia e di antimafia ha parlato il governatore della Regione Rosario Crocetta. “Se c’è una cosa che non mi piace è la retorica. Il modo migliore per onorare la memoria di Rocco Chinnici e Paolo Borsellino è seguire il loro esempio di vita come fanno tanti uomini delle istituzioni, tanti magistrati, tanti rappresentanti delle forze dell’ordine”. “Il valore dell’antimafia – ha affondato Crocetta – spesso è stato dimenticato nelle nostre istituzioni, se oggi in sicilia siamo arrivati a una situazione come quella attuale è perché la battaglia alla Mafia non è stata affrontata a volte in modo centrale. Oggi è iniziata una nuova pagina per la Sicilia”. “Sono i nostri eroi siciliani – ha affermato Crocetta ricordando Salvatore Aldisio, Giuseppe Alessi, Placido Rizzotto, Piersanti Mattarella e Pio La Torre – perché non c’è nessuno di più grande di chi dà la propria vita per gli altri”.
Il ministro della Giustizia Paola Severino si è focalizzata, invece, sulla lotta personale alla Mafia portata avanti da Rocco Chinnici. “Ha combattuto la Mafia da solo – ha detto Paola Severino – allora non c’erano i pentiti, non c’erano le intercettazioni. Mi sono chiesta, come ha fatto? La risposta è nella passione per il lavoro, nell’amore per i giovani. Chinnici e Borsellino hanno cominciato da soli ma oggi non sono soli, ci siamo tutti noi”. A proposito di giustizia, Severino ha dichiarato di voler continuare a lavorare a pene alternative: “Non lo so, le Camere sono sciolte. Io però sto continuando a lavorare al progetto sulle pene alternative e lo sto ampliando. Sono tenace e la speranza è l’ultima a morire”. “Proverò tutte le strade possibili – ha concluso il ministro – quanto meno chi vorrà dopo di noi potrà trovare tutto il lavoro di base già svolto e farà le proprie scelte”.

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19 Gennaio 2013, 18:11

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