PALERMO – Occhio alle bevande molto calde. Potrebbero provocare il cancro. A spiegarlo è stata l’Organizzazione mondiale della Sanità. L’Oms ha, però, escluso che il consumo di caffè in sé possa essere causa di di tumori. A fare il punto sulla situazione sono stati venti esperti mondiali. Per “molto calde” si intendono le bevande che raggiungono i 65 gradi centigradi e che possono fare male all’esofago. Il caffè dunque, si sbarazza di quell’aura di pericolosità che si portava dietro dagli anni Novanta. Allora si disse che un consumo eccessivo potesse provocare il cancro alla vescica. Le ricerche dei decenni successivi hanno attribuito al caffè un effetto protettivo su due tumori: all’utero e al fegato. Gli studi di oggi assolvono la bevanda più consumata al mondo. L’Oms ritiene “normale” un consumo medio di 3-4 tazzine al giorno. A patto che il consumatore non soffra di patologie come la cirrosi epatica.
