Il carabiniere assassino | Quei post su facebook

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28 Febbraio 2018, 15:10

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Mentre in quella casa lontana dalle nostre vite vere, eppure così vicina nella prossimità dei social, si consumava la tragedia, c’era chi sulla tastiera dava sfogo alla sua rabbia, al suo dolore, imprecando, pregando, sperando. In un tempo (ir)reale.

Luigi Capasso, questo il nome del carabiniere che ha sparato alla moglie e che – dopo essersi barricato in casa – ha coinvolto tutta la sua famiglia in un atroce epilogo. Ha ucciso le figlie. Infine, si è ucciso. Il commento del comandante provinciale di Latina, Gabriele Vitagliano fa luce sull’accaduto: “Le bambine sono morte verosimilmente da questa mattina”.

Sul profilo facebook, poche notizie da diario web. E molte foto, quasi tutte con il mare sullo sfondo e un ragazzo – Luigi – in primo piano, con un’espressione tranquilla, come se la violenza fosse un’idea impossibile.

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Ma il titolo gridato da un’agenzia non ha lasciato dubbi dalla tarda mattinata: “Carabiniere spara a moglie e si barrica in casa con le figlie. Dopo ore di trattative ha ucciso le bambine e si è suicidato”. Poi, la faticosa ricostruzione della dinamica.

Nel frattempo, i post su facebook fioccavano, inondando il profilo di Luigi Capasso di rabbia, dolore e lacrime. Non mancano le parole feroci e terribili, sulla scorta dell’emotività amplificata dal mezzo. Ma ci sono anche preghiere e tentativi estremi di dolcezza per le bambine scomparse, per la mamma ferita e gravissima. E c’è chi ha messo la foto di una famiglia, ieri, felice, oggi travolta da una sofferenza senza confini.

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28 Febbraio 2018, 15:10

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