Cronaca

Caro voli, Ryanair tende la mano alla Sicilia ma intanto taglia otto rotte

di

20 Settembre 2023, 15:14

4 min di lettura

PALERMO – La battaglia tra Ryanair e il governo nazionale, che vorrebbe calmierare i prezzi dei biglietti aerei, non è ancora conclusa.

Per questo la compagnia è pronta a tagliare otto rotte nazionali da e per la Sicilia. Si tratta dei voli operati da Trapani con rotta Pisa e Treviso, da Palermo per Cuneo e Forlì, da Comiso per Fiumicino, Malpensa, Pisa e Treviso.

La notizia ha fatto arrabbiare il presidente della Regione Renato Schifani, che ha parlato di scelta inaccettabile, che questa mattina, però, ha incontrato Eddie Wilson, Ceo della compagnia, con il quale si sta cercando di “creare un dialogo“.

Oltre al taglio, però, la compagnia annuncia le nuove rotte in vista della stagione invernale. Si tratta di: Bucarest, Parigi, Praga e Tirana in partenza da Catania e Norimberga in partenza da Palermo, questo potrebbe portare ad una sorta di tregua con l’Isola, con la quale si prova a dialogare tramite il presidente Schifani, con il quale c’è stato un incontro questo mattina.

La guerra era scoppietta perché il governo aveva proposto, tramite un emendamento del decreto Asset, di stabilire un tetto massimo oltre il quale non si poteva andare per non creare disagi a chi, durante determinati periodi dell’anno (festività natalizie, pasquali e non solo) vola da e per la Sicilia e la Sardegna.

Questo emendamento potrebbe non vedere la luce con il governo che si dice pronto a dare maggiori poteri all’Antitrust pronto ad intervenire in maniera concreta rispetto ad eventuali abusi legati all’aumento delle tariffe sulle rotte dove non è prevista continuità territoriale, in situazioni emergenziali o catastrofali e quando il prezzo medio dei biglietti supera il 200%.

Wilson: “Decreto non consentito dall’Ue”

“Questo decreto non è consentito dal regolamento europeo, che non permetterebbe la crescita dei vettori – spiega Eddie Wilson Ceo di Ryanair -. Se diminuiscono i posti in vendita i prezzi aumentano, se i posti in vendita sono tanti i prezzi non vanno alle stelle. Questo decreto è frutto di un reparto realizzato da Enac con alcuni articoli di giornale che parlano di aumento di prezzi dei biglietti, ma che non dimostrano nulla. Se non dovesse essere approvato il decreto la vittoria sarà dei consumatori“.

Articoli Correlati

Il Ceo della compagnia ha parlato di una proposta avanzata al governo regionale durante una riunione avuta questa mattina, cioè la possibilità di non far più pagare ai passeggeri la tariffa di 6 euro e 50 centesimi, che è una addizionale. “La discussione è aperta, speriamo venga accolta la proposta di rimuovere l’addizionale che non rimane in Sicilia e che serve per pagare i piloti Alitalia”.

“Abbiamo spiegato che le compagnie non controllano i prezzi ma la capacità di riempire i vettori. Il caro-voli è dipeso dalla compagnia di bandiera che è sparita e ha ridotto tanti collegamenti tra la Sicilia e la Sardegna. A Trapani abbiamo offerto voli è a basso costo. Solo così si può risollevare un piccolo aeroporto. Perché nessuno opera a Trapani – ha aggiunto -. Solo noi, con il nostro modello di business. Nessuno riesce ad avere il prezzo di accesso, noi lo abbassiamo ancora di più per fare più passeggeri. Possiamo portare molti aeromobili con la nostra proposta di crescita”.

“Il biglietto medio pagato nel 2022 da ogni passeggero che ha volato con Ryanair è di 41 euro. Naturalmente c’è chi ha pagato di più ma anche chi ha pagato di meno, ma il prezzo medio è di 41 euro – ha spiegato il Ceo della compagnia“.

Il controllo da parte dell’Antitrus non è visto “come un problema dalla compagnia, purché si estenda anche su altri aspetti e porti trasparenza per tutti”. 

Schifani: “Vogliamo garantire prezzi bassi a chi vola“

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato il Ceo della compagnia che ha parlato “delle attività svolte in passato dal vettore che ha portato in Sicilia milioni di passeggeri, contribuendo alla crescita delle presenze turistiche straniere e nazionali sull’Isola. Ho preso atto dei nuovi programmi di investimento della compagnia – ha spiegato il presidente Schifani -. Sono cosciente del ruolo che Ryanair riveste nel mercato italiano e in quello siciliano, per questo ho accolto la richiesta di un incontro che potrebbe segnare l’avvio di una stagione di dialogo. Il nostro obiettivo era e rimane quello di garantire prezzi più accessibili per il trasporto aereo e, per questo, il mio governo continuerà a fare in modo che venga favorita la libera concorrenza e contrastato ogni episodio di inaccettabile aumento dei prezzi. Valutiamo anche l’ipotesi di avviare un tavolo tecnico per un confronto costante e costruttivo“.

“Ringrazio il governo e il ministro Urso – conclude Schifani – per quanto fatto finora sul problema del caro-voli. Prendo atto di un nuovo passo sul tema da parte dell’esecutivo nazionale e apprendo con soddisfazione il fatto che verranno dati maggiori poteri all’Antitrust. Proprio a questa Autorità ci siamo subito rivolti per segnalare la discriminazione dei prezzi sul trasporto aereo che subisce la Sicilia“.

Pubblicato il

20 Settembre 2023, 15:14

Condividi sui social