13 Novembre 2020, 13:33
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SIRACUSA – “Il Comune può non avere voce in capitolo sui Dpcm ma deve individuare gli strumenti finanziari per contrastarne gli effetti devastanti sulle attività commerciali, sulle categorie produttive e di riflesso sulle famiglie e sui cittadini siracusani”. Ha esordito così, ieri sera, davanti a Palazzo Vermexio, sede municipale di Siracusa, Damiano De Simone, presidente della “Consulta Civica”. L’organizzazione, che agisce come una sorta di “governo ombra” nel capoluogo aretuseo, attraverso la propria “giunta parallela”, in collaborazione con alcuni commercianti, rappresentanti di associazioni di solidarietà, liberi cittadini, ha promosso un sit-in di “reazione civica”, per indirizzare pubblicamente delle proposte all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Italia. Sindaco che, pare per altri impegni, stavolta, non ha incontrato la delegazione.
A ispirare la manifestazione, che ha fatto registrare in verità poche presenze in piazza, sono stati gli avvisi di pagamento recapitati ad alcuni contribuenti siracusani relativi a tasse sugli immobili, Tasi e Tari, risalenti all’anno 2015. Cartelle, nelle quali –secondo l’assessora al Bilancio della Consulta, Samanta Ponzio- tra l’altro, sarebbero stati anche riscontrati degli errori che saranno contestati dagli intestatari, che il Comune è sicuramente legittimato a inviare, ma la cui riscossione risulterebbe “fuoriluogo” in considerazione del momento di crisi, profonda crisi, vissuta dalla maggior parte dei nuclei siracusani, al pari di quelli di tutto il resto della Nazione, le cui entrate sono al momento sospese o interrotte”.
La Consulta propone un saldo e stralcio delle stesse o almeno una rateizzazione delle somme dovute, ma con partenza delle mini- rate non in questo particolare frangente, caratterizzato letteralmente dalla “fame”. “Quella di ieri sera- dice Damiano De Simone, presidente della Consulta civica- è stata anche l’occasione per invitare l’amministrazione comunale a pensare con lungimiranza al 2021, adeguando ai tempi il bilancio, i capitoli di spesa e le risorse utilizzabili, prevedendo aiuti agli esercenti commerciali, con contributi, ad esempio, per il pagamento dei canoni d’affitto e delle utenze che si accumuleranno in questi mesi di “fermo”.
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13 Novembre 2020, 13:33