Cronaca

Morti sul lavoro a Casteldaccia, prime ipotesi sulla tragedia: I NOMI

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06 Maggio 2024, 17:45

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CASTELDACCIA (PALERMO) – L’impianto di sollevamento delle acque reflue è diventata la tomba di cinque operai. Sono morti a Casteldaccia, in provincia di Palermo.

Le vittime di Casteldaccia

Le vittime sono: Epifanio Alsazia, 71 anni, contitolare della Quadrifoglio Group, era di Partinico (Palermo), così come Ignazio Giordano, di 57 anni. Giuseppe Miraglia, 47 anni, era originario di San Cipirello (Palermo), mentre Roberto Raneri, 51 anni, di Alcamo (Trapani). Giuseppe La Barbera è il lavoratore interinale dell’Amap. In via Nazionale sono arrivati i parenti. Piangono, si abbracciano. “Perché, perché”, continuano a ripetere.

I sopravvissuti

Quattro gli operai sopravvissuti. Un operaio della società Quadrifoglio group è ricoverato in ospedale in terapia intensiva al Policlinico di Palermo: Domenico Viola, di 62 anni, di Partinico. Gli altri tre sono Giovanni D’Aleo, Giuseppe Scavuzzo, 39 anni e Paolo Sciortino, 35 anni. Il primo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico, gli altri due al pronto soccorso di Termini Imerese. Le loro condizioni non destano preoccupazioni.

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Prime ipotesi sulla morte degli operai

Gli operai morti nella tragedia di Casteldaccia stavano facendo la manutenzione per conto dell’Amap, la società che gestisce la distribuzione dell’acqua a Palermo e provincia. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nei cunicoli dell’impianto.

Le esalazioni sprigionate dalle acque reflue contengono gas mortali. Alcuni operai si sarebbero sentiti male e gli altri avrebbero cercato di salvarli.

Bisognerà però attendere il lavoro degli esperti e dei medici legali giunti in via Nazionale. Le indagini sono affidate ai poliziotti coordinati alla procura di Termini Imerese.

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06 Maggio 2024, 17:45

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