22 Marzo 2024, 05:01
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CASTIGLIONE DI SICILIA – Quella delle escursioni sull’Etna da Castiglione di Sicilia rischia di diventare la storia infinita. Dopo un tira e molla durato anni, una gara d’appalto annullata, poi bandita di nuovo e finalmente conclusa, c’è un altro colpo di scena: sono state avviate le procedure di revoca dell’aggiudicazione della licenza vinta dalla Stae srl. Una delle società che sarebbero dovute partire a primavera con le escursioni fino ai crateri sommitali sulla pista altomontana.
Il 27 febbraio 2024 era la data fissata dal Comune di Castiglione di Sicilia per la stipula dei contratti novennali per percorrere la strada fino a quota tremila. Un percorso tra i più ambiti sull’Etna, vista l’attrattiva turistica del vulcano e l’assenza di impianti del versante Nord. Le sette licenze messe a bando dal municipio castiglionese, dopo la gara d’appalto pubblica, sono così suddivise: tre licenze se le aggiudica la Etna Travel Service, due la cooperativa Etnalcantara, una la coop Gold service e l’ultima la Stae srl.
Il giorno della firma, come anticipato da LiveSicilia, una delle imprese non si presenta. È la Stae, che già alcuni mesi prima aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Catania contestando i risultati dell’aggiudicazione. Il Tar, però, aveva dato ragione al Comune e così le procedure, dopo mesi di attesa, si erano riattivate. Quando c’era solo da stipulare il contratto, però, la società rappresentata dall’imprenditore Luciano Rigaglia si sarebbe tirata indietro. Tra le contestazioni mosse dalla ditta al municipio, la principale avrebbe riguardato il piano di sicurezza: secondo Stae, sarebbe stato necessario averlo pronto già al momento della firma del contratto; per il Comune, invece, il dubbio non avrebbe avuto motivo di esistere.
Il bando di gara, infatti, a questo proposito recita: “Gli aggiudicatari autorizzati al transito – si legge – saranno nominati custodi della pista e avranno l’onere di presentare, prima dell’inizio delle attività escursionistiche, […] un piano di sicurezza, gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria della pista altomontana”. La risposta, secondo il municipio, sta tutta nelle carte: “Prima dell’inizio delle attività escursionistiche”. Cioè dopo la firma.
La contesa, però, non si è risolta. E sarebbero trascorsi così i dieci giorni di tempo che erano stati dati alla Stae per decidere se firmare o meno il contratto. Scaduti i termini, il municipio di Castiglione avrebbe adesso avviato le procedure di revoca e sarebbe pronto ad affidare la licenza – a questo punto vacante – alle aziende che, in graduatoria, si erano piazzate peggio della Stae srl.
I tempi non dovrebbero essere poi così lunghi: in una settimana, assicurano dal Comune, si dovrebbe essere in grado di aggiustare tutto. E, comunque, questo coup de théâtre non dovrebbe ripercuotersi sulle altre aziende, il cui percorso verso l’inizio delle escursioni può continuare. Almeno per ora. Perché il timore degli operatori è che nuovi ricorsi possano di nuovo costringere le procedure a fermarsi. Con la primavera iniziata e la stagione turistica alle porte: occasione di ripresa per Castiglione di Sicilia, paese provato dallo scioglimento per mafia del Consiglio comunale e dal recente incendio delle auto del titolare di una delle imprese che il contratto novennale per le escursioni, il 27 febbraio, lo ha firmato.
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22 Marzo 2024, 05:01