Castiglione: “Russo si dimetta”

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15 Settembre 2009, 11:40

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“Dopo l’invasione di campo nelle prerogative dei direttori generali con i consigli sulle nomine dei direttori amministrativi e sanitari dell’aziende sanitarie l’assessore Massimo Russo dovrebbe sentire l’esigenza di dimettersi”. A parlare è Giuseppe Catiglione, presidente della provincia regionale di Catania e co-cordinatore del Pdl in Sicilia con Domenico Nania. Il fatto al centro della questione – come riporta siciliaweb.it – è la riunione fra l’assessore regionale alla Sanità e i dirigenti generali appena nominati.

“Anticipiamo la replica di Russo – continua Castiglione – che dirà che siamo orfani del potere sulla sanità e lo sfidiamo ad affidare la selezione dei direttori amministrativi e sanitari a società specializzate in cercatori di ‘teste’. O a quella stessa Bocconi alla quale si era rivolto per i direttori generali ma servendosi poi della ricerca dell’università e non come ha fatto con i direttori generali: dei 59 nomi indicati dalla Bocconi nessuno è stato nominato, anzi tra di loro ci sono alcuni nominati in sfregio alla legge che vieta la nomina a direttore generale dei dipendenti della stessa struttura”.

Castiglione contesta a Russo di aver nominato come direttori generali personale dipendente delle stesse strutture e per questo chiede l’intervento del ministro della Salute, Maurizio Sacconi, “per porre fine e correggere questi gravi abusi che si stanno verificando”.

Per il presidente della provincia etnea il ricorso a strutture esterne e indipendenti sarebbe il “vero passo indietro della politica e la dimostrazione ai cittadini che il tema reale è la qualità dei servizi sanitari”. Mentre invece, aggiunge Castiglione: “Fino a ora i segnali sono contrari e di tutt’altro genere se ieri c’è stata una riunione con i direttori generali con i ‘consigli’ dell’assessore sulle nomine dei direttori amministrativi e sanitari, e con ‘suggerimenti’ che sarebbero una grave violazione di legge in dispregio assoluto della legalità”.

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Critiche a Russo anche dal Pd. “È necessario che l’assessore Russo smentisca con i fatti un’ingerenza che lo vedrebbe parte attiva, volente o nolente poco importa, di un esercizio di pessima politica in nulla diversa dal passato”, dice Roberto De Benedictis. E anche Bernardo Mattarella stigmatizza la condotta dell’assessore.

Bordate al magistrato chiamato da Lombardo per cambiare le vecchie abitudini nel rapporto politica-sanità anche dai sindacati. “Se le indiscrezioni che girano dovessero essere confermate – affermano Maurizio Bernava e Angelo Fullone, segretari della Cisl Sicilia e della Cisl regionale Sanità – sarebbe un fatto grave”. Il rinnovamento del settore richiede infatti, semmai, una “strategia di riorganizzazione che lasci la politica fuori da nomine e gestione”. Insomma, in due parole, la Cisl esprime “preoccupazione e sconcerto”. La Cgil rincara la dose parlando di “nomine clientelari”. “Da quanto emerge da alcune indiscrezioni della stampa apprendiamo che le nomine dei direttori sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie siciliane sono in netta contraddizione con quanto fin ora promesso e mantenuto dall’assessore Russo”, dichiara Michele Palazzotto segretario generale Fp-Cgil Sicilia.

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15 Settembre 2009, 11:40

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