18 Dicembre 2012, 12:43
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CATANIA – C’è una richiesta di riscatto per la libertà di Mario Belluomo, l’ingegnere catanese rapito in Siria insieme ad altri due colleghi russi. A darne notizia sono le agenzie di stampa internazionali (questo il sito in inglese della Itar-Tass http://www.itar-tass.com/en/c32/603288.html) ed il ministero degli Esteri russo retto da Serghei Lavrov.
E’ lo stesso Ministro a scrivere, sul suo sito internet, che la banda di rapitori ha telefonato per chiedere il riscatto per il rilascio dei tre ostaggi che lavoravano per la società di semilavorati dell’acciaio Himsho & Co. Belluomo ci lavorava dal 29 settembre scorso. L’azienda non è nuova ad episodi simili: il titolare della società Imad Hmisho era stato rapito e rilasciato dopo il pagamento di un riscatto. Lavrov, da Tashkent dove si trova in visita ufficiale, ha assicurato che sono stati intrapresi “tutti i passi necessari, in Siria e in altri Paesi, per ottenere il loro rilascio”. L’ambasciata russa a Damasco ha spiegato che i tre sarebbero stati rapiti da sconosciuti mentre si trovavano in macchina e viaggiavano da Homs a Tartus. I due colleghi russi di Belluomo sono V. V. Gorolev, in Siria dall’inizio di ottobre, e Abdessattar Hassoun, che è in possesso della cittadinanza siriana. Il Ministero degli esteri russo ha invitato i cittadini ad evitare i viaggi in Siria, che “sta vivendo un periodo di acuto conflitto armato interno”.
In Italia la procura di Roma ha aperto un fascicolo: ad occuparsi dell’indagine è il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che coordina il pool antiterrorismo e che ha affidato gli accertamenti ai Ros dei carabinieri e della Digos.
Il Ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola ha chiesto il silenzio stampa: “Anche i familiari hanno chiesto il silenzio stampa sul sequestro e a maggior ragione lo chiedo io: c’é un momento per ogni cosa e questo è il momento del silenzio”. Una vicenda, ha aggiunto, sulla quale, comunque, non ha “elementi specifici”.
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18 Dicembre 2012, 12:43